Gricignano di Aversa – Straordinario successo di pubblico per l’iniziativa coraggiosa e lungimirante, promossa dall’associazione “Casmu”, presieduta da Mario Guida; la rassegna nazionale di teatro   “PlciNellaMente”, rappresentata dal direttore Elpidio Iorio; i vertici dell’Opg aversano, ovvero la direttrice Elisabetta Palmieri, il comandante commissario Luigi Mosca, il capo area segreteria Gemma Pirolli, il capo area pedagogica Angelo Russo, e l’amministrazione Comunale, rappresentata dal vice sindaco di Aversa Nicla Virgilio, la quale si è detta: “ammirata per la bellezza delle opere e l’impegno profuso per la realizzazione di questi oggetti, così curati nei dettagli, dai colori tenui e di questi quadri, forti dalle tinte scure che rappresentano lo stato d’animo di uomini complicati, che in passato hanno sbagliato ed ora hanno compreso i propri errori, che cercano un riscatto sociale, un modo per dimostrare che esistono ancora, e non sono fuori dal Mondo, ma ne fanno ancora parte”. “Un modo nuovo e particolare per far si chè l’integrazione degli internati, oggi uomini nuovi, abilitati con il resto dell’umanità avvenga senza traumi”. “Queste sono iniziative sociali e culturali che mi rendono fiera di rappresentare la parte sana e fattiva della politica e delle Istituzioni, un plauso ai rappresentanti e ai dirigenti dell’Opg di Aversa sempre attenti ed umani in queste attivià e agli organizzatori di eventi di tale spesore e valore umano”.

Oggetti unici ed irrepetibili, che nascono dal disagio e dalla sofferenza psichica, frutto della fantasia e dell’ingegno dei detenuti, rivelatori di sentimenti e bisogni, un modo nuovo di riscatto per quanto commesso in precedenza, da uomini liberi. Manufatti realizzati dagli ospiti della struttura penitenziaria aversana, manufatti, lavori di pittura tradizionale, ma anche collage, sculture ed installazioni,  esposti presso il locale Crystal in viale della Libertà a Gricignano di Aversa nell’ambito di una tre giorni.  Protagonisti assoluti gli internati dell’Ospedale Psichiatrico di Aversa, Questa iniziativa rappresenta un ulteriore tassello di un lungo percorso socio- culturale. Scopo dell’iniziativa quello  di generare una riflessione quanto mai auspicabile su una particolare tematica sociale ed umana qual’ è quella dei diritti dei detenuti. Le opere sono state realizzate nel corso di laboratori finalizzati al recupero ed alla crescita della persona nella sfera emotiva, affettiva e relazionale.  “Arte che riscatta”, questo il significato terapeutico prima ancora che estetico dell’iniziativa. Tratto comune di questa produzione così eterogenea è l’utilizzo di un linguaggio immediato, a volte primitivo che trasmette una emozionalità forte e irruenta.  Presente il parroco don Rosario Marrandino per una solenne benedizione. Il ricavato della mostra sarà impiegato per acquistare generi di conforto per gli internati dell’Opg.

 

 

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