Il Gruppo consiliare di opposizione Sant’Arpino Libera@Democratica ritorna sulla vicenda giudiziaria ed amministrativa che sta coinvolgendo Sant’Arpino. “Cari concittadini,- scrivono in una nota ufficiale- questa settimana abbiamo vissuto e registrato significativi fatti politici sia a livello locale che nazionale. Tentiamo un riepilogo per, poi, fare una riflessione ad alta voce. A livello locale, nell’ambito della ben nota vicenda del sindaco, si sono registrati tre significativi fatti che hanno portato alle dimissioni di tre rappresentanti della maggioranza che sostiene il sindaco e per l’esattezza: il vice-sindaco Gianluca Fioratti, il capogruppo avv. Angelo Maria Lettera e la consigliera delegata Imma Quattromani. Dimissioni che segnano una novità e che aprono spazi per ulteriori iniziative, intese soprattutto a tutelare gli interessi della collettività. E su tale aspetto torneremo da qui ad un momento, se non prima di aver detto che, come a Sant’Arpino, anche a livello nazionale, nel contesto della battaglia contro corruttori e corrotti, si sono avuti importanti episodi, che testimoniano come stia per maturare una diversa consapevolezza nella lotta contro ogni forma di illegalità. Ad Agrigento, con un colpo di scena, il sindaco Marco Zambuto del Pd ha annunciato nel corso di una conferenza stampa le sue dimissioni dalla carica. La decisione è stata presa all’indomani della condanna a due mesi e 20 giorni di reclusione inflittagli dal gup del Tribunale di Agrigento per abuso d’ufficio nell’ambito di una inchiesta su alcuni incarichi e spazi pubblicitari acquistati con i fondi della Fondazione teatro Pirandello. “Accetto la sentenza – ha detto il sindaco Marco Zambuto – ma siccome mi sento innocente farò appello. Ho agito per la città e do le dimissioni per evitare che qualunque ombra e qualunque macchia possa ricadere sul Comune”. Altrettanto è accaduto a Venezia in uno scenario politico diverso, dove il sindaco Orsoni, dopo aver detto di non volersi dimettere, poi ha dato le proprie dimissioni, quando ha avuto il sentore che stessero per sfiduciarlo. Di fronte a comportamenti così lineare, ci chiediamo e chiediamo perché a Sant’Arpino si procede imperterriti e con ostinazione a perseverare in un comportamento che non porta benefici a nessuno e in particolare al Paese. Noi, vogliamo ancora sperare, e in tal senso questo appello, che altri consiglieri si dimettano … prima della decadenza. Questo è il momento delle riflessioni e delle decisioni responsabili. Cerchiamo di uscirne insieme, per la dignità del nostro popolo. Evitiamo che possa accadere uno scioglimento in attuazione dellla decadenza per l’applicazione della “Legge Severino”, che resterebbe per sempre come marchio infamante per il nostro Paese! Noi di “Sant’Arpino Libera@Democratica” siamo pronti a fare la nostra parte e, intanto, dalla prossima settimana intraprenderemo delle iniziative politiche per chiudere dignitosamente e nell’interesse dei cittadini santarpinesi questa fase politica”.