Piedimonte Matese- In azione per il palazzo ducale di Piedimonte Matese. In ordine sparso. E’ la provincia, proprietaria di una parte della dimora storica dei Gaetani, a muoversi da ultima per il possibile recupero e la fruizione della struttura monumentale .Obiettivi che allo stato attuale sono lontanissimi ma sia pure  si vari fronti le istituzioni locali e nazionali( vedi mozione dell’ex sindaco e deputato  Sarro e di altri parlamentari) si stanno muovendo .  La giunta provinciale ha approvato un protocollo d’intesa con la Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali con la finalità principale di valorizzare  il palazzo ducale .Obiettivi illustrati  nel dispositivo dell’atto della giunta Zinzi.  “Questo   ente – dice il provvedimento- intende richiedere appositi finanziamenti per il restauro dell’immobile in parola;  la Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali della Campania dispone di un apposito progetto di restauro e recupero dell’edificio monumentale in parola;  all’uopo contattata, la Soprintendenza si è dichiarata disponibile ad autorizzare, a titolo gratuito per questo Ente, l’uso del progetto per consentirne la candidatura ad apposite linee di finanziamento;  è stato, conseguentemente, predisposto lo schema di apposito protocollo d’intesa tra i suddetti Enti, avente la finalità di promuovere e valorizzare l’immobile denominato Palazzo Ducale” per cui,  pertanto, occorre approvare  lo  schema ed autorizzarne la relativa sottoscrizione” tra l’amministrazione provinciale e gli uffici regionali del ministero dei beni  culturali”.    La giunta provinciale  intende  “destinare  l’ immobile ad attività scientifico-culturali, rendendo così possibile un godimento del bene diffuso e non circoscritto soltanto alle comunità locali limitrofe e restituendo allo stesso un uso consono alla sua plurisecolare tradizione culturale-  viene illustrato nella premessa  dell’atto di giunta approvato all’unanimità che richiama anche le vicende più recenti del post-sisma e la ricerca di idonee risorse finanziarie. Da rilevare che  il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha firmato un’ordinanza di messa in sicurezza dell’edificio storico-culturale a carico del presidente Zinzi. Ecco la premessa del deliberato di giunta “purtroppo, il 29 dicembre 2013 un forte terremoto di magnitudo 4,9, localizzato dalla rete sismica nazionale tra le province di Caserta e Benevento, ha colpito nel raggio di oltre 10 chilometri dall’epicentro – identificato nel territorio del Comune di Piedimonte Matese – molti Comuni dell’area, producendo significative compromissioni statiche di numerosi edifici pubblici e privati rimasti seriamente danneggiati, tra i quali l’immobile in questione, che ha subito rilevanti danni; successivamente, il 20 gennaio 2014 si è registrata una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4,2 che, oltre ad interessare le medesime aree già colpite dallo sciame sismico iniziato il 29 dicembre 2013, è stata avvertita anche nella città di Napoli e in tutta la provincia di Campobasso; nella medesima giornata numerose, ulteriori scosse si sono concentrate in particolare nelle aree dell’alto Matese, allocate sia nella provincia di Caserta che in quella di Benevento, provocando ingenti danni sia ad abitazioni private sia a molti opifici ed edifici pubblici, tra i quali complessi scolastici, strutture sanitarie, immobili di pregio storico monumentale e chiese, da subito dichiarate inagibili e, quindi, sottratte alla pratica del culto; atteso che i descritti eventi hanno arrecato notevoli disagi alla popolazione residente, resi ancora più gravi dalla posizione geografica dei territori interessati, prevalentemente montani, e dal fatto che il sisma ha compromesso anche l’agibilità delle strade di accesso alle aree sopra citate, la Camera dei Deputati il 27 marzo 2014 ha approvato la mozione n. 1-00387, a firma Sarro e Brunetta, con la quale il Governo si impegna, unitamente alla Regione Campania, ad adoperarsi affinché sia garantito lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie, anche a valere sui fondi aggiuntivi per la coesione territoriale, sia nazionale che comunitari, della programmazione 2007/2013, finalizzate ad assicurare nelle citate zone terremotate la ristrutturazione degli edifici e la riparazione di tutti i danni subiti dalle aree in questione a seguito degli eventi sismici sopra menzionati” .Da qui il protocollo  e la ricerca di fondi.

 

Michele Martuscelli


 

 

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