La questione acqua a Parete sta assumendo  caratteri a dir poco sconcertanti. Senza voler ricordare l’atavica questione dell’avvocato Mazzarella, che per errori ripetuti del passato ha provocato un danno economico per il Comune di svariate centinaia di migliaia di euro, resta però evidente come da quella vicenda non si sia tratto alcun insegnamento. Nel 2012 infatti,quando eravamo ancora in maggioranza,decidemmo,con una delibera di giunta di fare causa alla vecchia società che gestiva il ruolo idrico perché ci sembrò evidente che il lavoro svolto in più di dieci anni dalla stessa,era pieno zeppo di inadempienze e irregolarità. Sostituimmo allora alla società privata la gestione pubblica attraverso la costituzione dell’ufficio acquedotto,formato sia da dipendenti di ruolo che da lsu. Il mese scorso però con nostra evidente sorpresa apprendemmo dall’albo pretorio del Comune che l’Ente aveva riaffidato alla ditta contestata,l’invio delle bollette vecchie. Già questo ci sembrò un assurdo amministrativo,dato che si ridava fiducia ad una ditta contro la quale il Comune aveva avviato un contenzioso,senza che tale contenzioso si fosse chiuso a favore della stessa. E già qui sarebbe più che legittimo chiedersi quali siano state le motivazioni di una scelta cosi evidentemente al di fuori da qualsiasi logica amministrativa .

Ma le sorprese non sono finite qui. Con l’invio di queste cartelle infatti,molti cittadini si sono cominciati a lamentare e hanno portato le proprie cartelle dagli avvocati. Ci siamo quindi presa la briga di sentire più di qualche cittadino e anche qualche legale e allora ne abbiamo scoperte delle belle.

L’anomalia più frequente a detta degli avvocati è che gran parte di queste bollette sono prescritte, in quanto risultano trascorsi,in alcuni casi anche di molto,i 5 anni come previsto dalla legge, e in questi casi le bollette non riportano alcuna comunicazione di avvenuta notifica intermedia che avesse potuto interrompere la prescrizione.

In altri casi invece risultano calcoli errati,volture di contatore mai avvenute,o addirittura letture alterate dei contatori. Un cittadino ha ricevuto una bolletta di circa 20.000 euro per una civile abitazione in pochi anni,un altro invece aveva ricevuto una bolletta di qualche migliaio di euro, per un consumo idrico che invece era già stato pagato.

Insomma un disastro sul disastro che causerà sicuramente un ulteriore danno economico al Comune facilmente comprensibile. I diecimila euro circa che il Comune dovrà pagare alla ditta per l’inutile lavoro svolto, le mancate entrate, e le spese legali alle quali il Comune dovrà fare fronte nel caso dei ricorsi vinti dagli utenti(e saranno sicuramente tanti),si tradurranno in una ulteriore perdita economica.

Che dire,siete bravissimi,i cittadini vi ringraziano.

Raffaele Tessitore

Consigliere Comunale Sel Parete

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