”Non è una scelta individuale la mia. Insieme ad altri c’è stata semplicemente la presa d’atto di una condizione d’incompatibilità all’interno di Sel”, ”intendiamo approfondire il dialogo con il governo-Renzi, verso Sud e verso sinistra”. Lo dice al Mattino Gennaro Migliore, ormai ex deputato di Sel e dimissionario dal partito guidato da Nichi Vendola. L’orizzonte è quello del Pse, dice, ”il luogo naturale, per le battaglie che vogliamo sostenere in Europa”, e il Pd ”oggi forse è il partito più rappresentativo del progressismo europeo”. Ora, aggiunge, ”voglio battermi per Napoli e per Bagnoli. Credo che a Sud del Garigliano sia il vero banco di prova per il governo e per il centrosinistra”. Quanto all’adesione immediata al Pd, Migliore spiega che ”se ne discuterà con gli altri” e c’è bisogno di tempo. L’incontro all’Hotel Bernini, a Roma, con il vice-segretario dei Democratici Lorenzo Guerini? E’ stato ”fortuito”. In futuro candidato sindaco di Napoli? ”Ne sarei onorato”. Intervistato anche dall’Unità, Migliore aggiunge che la separazione da Vendola non è ”indolore”, ”la mia stima e il mio affetto per lui non cambiano, ma c’è anche una laicità nei rapporti”. Al Secolo XIX precisa che ”è stata messa in discussione la deontologia della mia conduzione del gruppo”.

 

 

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