CASERTA: “Caserta ha fatto negli ultimi anni notevoli passi in avanti in tema di gestione del ciclo dei rifiuti grazie anche all’impegno delle singole amministrazioni comunali ma per compiere un salto di qualità è necessario mettere in campo progetti e investimenti soprattutto per ciò che concerne l’impiantistica. La gestione del ciclo integrato non può prescindere dalla fase intermedia, della selezione e del trattamento delle diverse frazioni di rifiuto”. E Raffaele Vitale, segretario provinciale del Pd Caserta lancia la sua proposta: “Aprire una trattativa con la Regione Campania per ottenere impianti della filiera in grado di garantire un risparmio economico per i cittadini, nuova occupazione e superamento delle fasi di criticità. E per farlo- dichiara- prevediamo il riutilizzo dei beni sequestrati alla camorra”. Il riferimento del portavoce dei Democratici e sindaco di Parete, è innanzitutto al bene (oltre 30 mila metri quadri tra aree scoperte e opifici) sequestrato all’imputato per reati di ecomafia Cipriano Chianese ed attualmente posto sotto sigilli.
“Ottimizzare il trattamento dei rifiuti è un obiettivo che, se centrato, potrebbe consentire il miglioramento dei servizi e l’abbattimento dei costi il che significa anche bollette meno care per i nostri concittadini in un momento di così grave crisi economica. Il tutto- aggiunge- senza trascurare l’aspetto di legalità che deriverebbe dalla realizzazione e dalla gestione pubblica di un servizio spesso finito nelle mire di speculatori senza scrupoli se non di soggetti in qualche modo appartenenti alle organizzazioni malavitose”.
“Il milione di abitanti della nostra provincia attende da anni che sia rimesso in funzione l’impianto di compostaggio di San Tammaro dove anni fa furono ammassate le ecoballe e che pure, nelle promesse del presidente Zinzi, avrebbe dovuto riprendere presto la propria attività. Ottocento mila euro l’investimento che si prevedeva necessario per il suo riutilizzo, poi arrivato a 8 milioni- secondo la Giunta regionale- a causa del superamento della vecchia tecnologia e il suo necessario adeguamento con le ultime novità in fatto di trattamento rifiuti”.
“L’originario progetto in materia di ciclo integrato della gestione dei rifiuti prevedeva che a San Tammaro fosse allocato un vero e proprio polo tecnologico per la raccolta e il trattamento non solo dell’umido ma delle varie frazioni dei rifiuti. Progetto finanziato con venti milioni di euro dallo Stato cui avrebbero dovuto far seguito 10 milioni, mai stanziati, dalla giunta regionale. Il risultato è la paralisi del piano con il rischio di tornare a fasi di emergenza e bollette troppo salate per i nostri concittadini. Il Partito Democratico, anche attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, chiede formalmente al presidente della provincia, Domenico Zinzi, e a quello della regione Campania, Stefano Caldoro, di dare seguito al piano per la realizzazione del polo tecnologico di San Tammaro e di prevederne uno ulteriore nell’area sequestrata, e finora non assegnata, al re delle. ecomafie Cipriano Chianese. Sarebbe un importante segnale- dichiara Vitale- della presenza dello Stato nelle nostre zone e della volontà di riassegnare in favore della collettività un bene sottratto a chi tanto male ha fatto all’ambiente e al territorio”.