ALVIGNANO  – Non vedevano l’ora di leggere. Tutti a portata di mano un foglietto. Scalpitavano. Lontano dai genitori  e dai familiari per stemperare l’emozione e l’adrenalina, vicini invece alle docenti che li hanno seguiti durante l’anno scolastico e li hanno preparati per le due serate di rassegna dedicata ai libri e alla cultura, fino a cinque minuti prima di salire sulla pedana allestita nell’accogliente e suggestiva cornice dell’Oasi del Sol. Protagonisti assoluti loro, gli studenti dell’Istituto Comprensivo e del Liceo Pedagogico di Alvignano, la cultura e i libri. “Viviamo e crediamo nell’era digitale ma i ragazzi devono comprendere l’importanza di sfogliare e leggere un libro. Cultura è anche approcciarsi alla carta, un momento introspettivo e intimo per incrementare e alimentare la conoscenza”, ha sostenuto la dirigente Angela Lanna che per prima, con il collaboratore amministrativo Gino Ponsillo, l’assessorato alla Cultura del Comune e i titolari della struttura di via San Giacomo 5 di Alvignano, ha creduto nella riuscita della manifestazione. Nella prima serata il taglio del nastro, alla presenza di numerose autorità del territorio: il vescovo della Diocesi Alife-Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo, il comandante della Stazione Carabinieri Nicola Marsilio, sindaci, presidenti di Pro Loco e associazioni, gli assessori provinciali all’Agricoltura Stefano Giaquinto  e alla Cultura e Turismo Gabriella D’Ambrosio, il consigliere provinciale Silvio Lavornia. “Leggere significa capire e sapere, la cultura non è immateriale ma è qualcosa che viviamo quando stiamo insieme e condividiamo i nostri pensieri e le nostre conoscenze” ha sostenuto la D’Ambrosio, concetto condiviso dal collega Giaquinto che ha aggiunto: “La lettura deve accompagnare le nostre vite e quelle dei nostri figli, la cultura e iniziative di questo tipo formano i cittadini consapevoli del domani”. “Un’iniziativa intelligente” l’ha definita il vescovo Valentino “che fa uscire da questa civiltà a senso unico, il libro è un concentrato di vite e storie che non invecchia ma si trasmette di generazione in generazione”. Caldo come i colori della  bandiera della Pace e dell’Arcobaleno, simboli che accompagnano puntualmente ogni sua performance, l’intervento della cantautrice Agnese Ginocchio, “educare alla pace e alla vita, la scuola deve far avvicinare i ragazzi a queste tematiche e alla lettura per la creazione di una coscienza collettiva”, ha raccontato e cantato l’ambasciatrice alifana. Nelle prime file anche Iolanda Capriglione, assessore alla Cultura del comune di Capua e presidente del Club Unesco di Caserta, che ha ricordato un altro principio ispiratore dell’evento: “Oggi festeggiamo la giornata mondiale del libro ma l’Unesco ogni giorno ricorda momenti particolari della vita del mondo”, la Capriglione ha esortato “creiamo un network, una rete di associazioni sul territorio per organizzare giornate ed eventi  con i giovani e per i giovani”. La declamazione di Albinianum da parte delle insegnanti Anna Di Martino e Mirella Visca ha aperto, sabato 21 giugno, il concorso di lettura dei ragazzi delle scuole, un concorso che è stato intervallato in tutte e due le serate da musica, dalla presentazione di libri e da due esibizioni, una teatrale, Fiaba a cura dell’Associazione locale Anema ‘e core, l’altra legata al folk, con gli Aria Nova di Ruviano. Il poeta Don Giuseppe Centore, teologo “ma prima di tutto sacerdote”, è stato intervistato dal prof. Sapio, “ok all’ampliamento del novero delle informazioni attraverso il digitale e i nuovi mezzi di comunicazione – ci ha riferito a bordo piscina – ma bisogna anche raccogliersi nella meditazione di testi scritti per stuzzicare e stimolare la capacità critica”. Il giornalista Enzo Perretta e Costantino Leuci, amministratore del comune di Piedimonte Matese ma in questo caso nei panni di professore con 30 anni di esperienza,  hanno commentato e presentato il testo edito dalla Biblioteca Diocesana “Un giorno ho incontrato – Nove racconti che interrogano la vita”. “L’esperienza della lettura è un modo per ampliare il nostro sguardo, la nostra esistenza, dice bene Umberto Eco quando sostiene che chi non legge arriva a 70 anni e avrà vissuto solo una vita, chi legge oltre la sua avrà vissuto mille altre vite”, ha concluso Leuci. Ha spiegato com’è nata l’idea di scrivere un libro (Da Pietrelcina L’altro Padre Pio) sul santo delle stimmate riprendendo testimonianze dirette e aneddoti raccolti nel paese della provincia di Benevento, il giornalista Luigi Ferraiuolo ‘interrogato’ da Grazia Biasi, direttore responsabile di Clarus. L’ultimo incontro letterario ha portato alla ribalta una giovanissima promessa di Casapulla Anna Di Nardo e il suo libro “Anima narrante”. In chiusura la premiazione finale e ‘un sipario’ lasciato alzato, non è calato definitivamente per due motivi: innanzitutto perché gli eventi dell’Oasi del Sol, che quest’anno festeggia dieci anni di attività non finiscono qui, e poi perché gli organizzatori della Rassegna si sono promessi che di esperienze così ce ne saranno tante altre. Intanto gli alunni hanno riposto il fogliettino nelle loro tasche, soddisfatti e con il viso sereno e orgoglioso, e si sono guardati intorno e hanno apprezzato la location che l’emozione aveva offuscato, torneranno all’Oasi del Sol, in giorni torridi ed estivi, senza libri e poesie, questa volta assenti giustificati.

 


 

 

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