«Le dimissioni che saranno presentate al notaio sono un atto dovuto a fronte della constatazione politica di una maggioranza che in consiglio regionale non esiste più» lo afferma il consigliere regionale del PD Antonio Amato promotore dell’iniziativa, accolta dalla direzione e dal gruppo regionale dei democratici di presentare, di fronte al notaio le dimissioni dei consiglieri regionali PD «Noi iniziamo a fare la nostra parte, presentando formalmente dimissioni che, laddove si raggiungessero le 31 firme, porterebbero allo scioglimento automatico del consiglio. Un atto da quale non si può più tornare indietro e che nasce dall’analisi politica di un consiglio regionale dove la maggioranza si è liquefatta e non si riesce più a discutere alcunché. D’altro canto, lo stesso Caldoro, in alcune sue esternazioni, ha dichiarato esaurita l’azione dell’attuale assise consiliare. Noi lo diciamo da tempo, e, come Partito Democratico, siamo pronti a tornare quanto prima alle elezioni, lasciando la scelta ai cittadini sulla base dei programmi presentati. Speriamo che non solo le altre forze di opposizione, ma anche pezzi di quella che una volta era la maggioranza di Caldoro, vogliano porre termine a questa interminabile parentesi di sabbie mobili. Per noi» conclude Amato «la stagione di Caldoro è politicamente fallimentare, con alcuni settori, a partire dai trasporti, in cui si è dato vita ad un vero e proprio disastro»


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