Ciro Esposito, il tifoso ferito a Roma il 3 maggio prima della finale di Coppa Italia, è clinicamente morto, è tenuto in vita solo dai macchinari. «Ma Ciro non è morto. Il suo cuore batte ancora». A confermarlo sono il fratello Michele Esposito e il sacerdote don Mariano, che da questa mattina è in ospedale al capezzale del tifoso, vicino alla madre Antonella Leardi. Piange Antonella Leardi, la mamma ddi Ciro. Ha gli occhi affogati nelle lacrime. Abbraccia il marito e la fidanzata del giovane, Simona. La famiglia è sempre rimasta accanto a Ciro, la mamma non ha mai perso la speranza. Per oltre un mese è rimasta nei corridoi del Gemelli: una pausa caffè, mille telefonate dagli amici e poi in auto a riposare. L’albergo, inizialmente pagato dai tifosi della Lazio, è stato offerto dalla squadra del Napoli. Da Napoli i parenti stretti di Ciro si stanno muovendo per raggiungere Roma e stare vicini ai genitori che non hanno mai abbandonato la capitale per rimanere vicini al ragazzo.

 

 

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