Tre strutture alberghiere sono state poste sotto sequestro a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, per scarico abusivo in pubblica fognatura di acque reflue industriali e smaltimento illecito di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, derivanti dalle attività termali-sanitarie. Ciascuno degli alberghi sequestrati dai militari del Noe di Napoli e dai carabinieri di Ischia, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Napoli su richiesta della Procura, oltre alla struttura ricettiva e all’annesso ristorante comprende infatti un reparto termale-sanitario autorizzato per bagni, fanghi, idromassaggi in piscina e piscine termali, e diverse piscine, alcune delle quali alimentate con acqua termale, altre con acqua termale mista ad acqua dolce. Le indagini del Noe di Napoli coordinate dalla quinta sezione reati ambientali della Procura di Napoli hanno accertato che le strutture alberghiere, in assenza di autorizzazione, scaricavano nella fognatura pubblica anche reflui industriali, precisamente le acque di controlavaggio dei filtri delle piscine, le acque provenienti dalle docce dei centri benessere dove vengono eseguiti i trattamenti di fangoterapia e i reflui provenienti dagli stabilimenti idropinici e idrotermali. Inoltre, le autorizzazioni allo scarico delle acque reflue, originariamente rilasciate alle strutture alberghiere e comunque inidonee a legittimare lo scarico dei reflui, sono state revocate dall’Ato2 Napoli Volturno in sede di autotutela lo scorso 27 maggio, essendo emersa, a seguito delle indagini effettuate, una sostanziale modifica dello stato dei luoghi relativa allo scarico dei reflui, rispetto a quanto indicato nei titoli autorizzativi.