Il tribunale delle imprese di Napoli ha respinto l’istanza di conferma del sequestro conservativo dei beni appartenenti agli armatori accusati del fallimento della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale di Torre del Greco (Napoli) nella quale quasi tredicimila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro. La motivazione viene spiegata dall’avvocato Antonio Cardella, componente del comitato dei creditori: ”Il giudice D’Ambrosio – spiega il legale – avrebbe revocato i sequestri giudiziari e conservativi concessi negli scorsi mesi dallo stesso tribunale delle imprese di Napoli per difetto di giurisdizione. Ovvero, la competenza a decidere in merito sarebbe dei magistrati stranieri a causa della presenza di società estere e trust esteri”. I beni oggi liberati si riferiscono al provvedimento che lo scorso maggio aveva predisposto il sequestro conservativo fino a 500 milioni di euro di immobili e quote societarie appartenenti a trust esteri riferibili agli otto armatori coinvolti nell’inchiesta sul crac della Deiulemar compagnia di navigazione.

 

 

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