Un decreto di sequestro preventivo per 96 milioni è stato notificato dalla Guardia di Finanza alla società Verbatim, leader nel settore dell’informatica e al centro di un’inchiesta della Procura di Napoli coordinata dal pm Catello Maresca. Il sequestro segue l’arresto, avvenuto nei mesi scorsi, dei vertici della società, accusati di associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità, truffa e violazione della normativa fiscale. La Guardia di Finanza di Roma (gruppo di Fiumicino) sta operando i sequestri presso la Verbatim Italia, la società che opera nel settore audiovisivi, cd e dvd e memorie di massa. Il provvedimento della Dda di Napoli riguarda le quote sociali, i beni strumentali, le giacenze di magazzino, i conti correnti, i fondi d’investimento, titoli ed obbligazioni finanziarie fino a 96 milioni di euro, pari all’illecito guadagno ottenuto dalla branch italiana della società leader a livello mondiale “grazie ad una colossale frode fiscale scoperta durante le indagini sui rapporti tra contraffazione, pirateria e camorra napoletana”, riferisce una nota. A fine maggio i vertici pro-tempore della società erano stati arrestati insieme agli imprenditori fiorentini e campani che avevano gestito la maxi frode attraverso società fittiziamente residenti in Inghilterra

 

 

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