Matese- E’ un aquilone giunto in Italia. Diplomato, da pochi giorni, in un istituto matesino dopo un’adolescenza passata in fuga( a piedi, su e sotto camion di fortuna), meglio, alla ricerca di un futuro di libertà. E’ la storia di Rezai(foto di Marco Lena) scappato dall’Afghanistan dei Taleban insieme alla famiglia di cui poi ha perso le tracce a seguito delle convulse fasi per rifugiarsi in uno dei campi -profughi nel confinante Iran. E’ qui, nella terra degli Ayatollah, che ha trascorso alcuni anni della sua giovinezza, spesi tra scuole, sia afgane che iraniane, dove ottiene buoni risultati tanto da essere sostenuto da un dirigente scolastico per i meriti scolastici raggiunti ed accedere ad un corso superato brillantemente a Teheran. Scuola ma anche la fatica del lavoro, di duro lavoro specie per un minorenne in movimento da una regione all’altra dell’immensa ex Persia. L’esperienza in Iran dura poco più di quattro anni. Inizia il percorso che lo porterà in Turchia con i soldi guadagnati spesi, in gran parte, per il trasporto : viaggi sempre molto difficili per i controlli ferrei alle frontiere e la necessità di ingegnosi accorgimenti per sottrarsi . Qui è stato costretto a rimanere chiuso in un edificio per un mese insieme ad altri compagni di viaggio .
Ma una delle pagine più tormentate per il giovane “italo-afgano” è stata la successiva permanenza in Grecia per poi approdare(finalmente) in terra italiana. Prima di arrivare sulle nostre coste il neodiplomato ha dovuto affrontare quel “pezzo di mare” che separa l’Italia e le coste greche : vari tentativi, falliti, per infilarsi sotto i camion fino a riportare serie ferite ad una gamba tanto da essere ricoverato presso una struttura ospedaliera per essere operato. Ma lo spirito indomito di R. ha superato anche questo braccio di mare per poi arrivare a Bari e da qui nell’alto casertano dove fu fermato dai carabinieri. Iniziava l’esperienza presso un centro famiglia dove era stato condotto ed a frequentare le scuole italiana : gli ultimi anni delle medie per iscriversi ad un istituto superiore dove si è diplomato. Un diploma che vale molto di più di quelle pur qualificate competenze formative conquistate. L’Aquilone continua a volare… Il viaggio(della vita) continua.
Michele Martuscelli












