Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (seconda sezione penale collegio B presieduto da Luigi Picardi, ndr) ha condannato a sei anni di reclusione gli esponenti del clan dei Casalesi Agostino Fabozzo e Luigi Macchione per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso commessa nei confronti dell’imprenditore Francesco Mottola, difeso dall’avvocato Giovanni Zara. In aula era presente il pm della DDA di Napoli Catello Maresca. Mottola, titolare di un’azienda che effettua servizio refezione scolastica, ha denunciato e fatto condannare qualche mese fa ad un anno e otto mesi di carcere il sindaco di Sant’Arpino (Caserta) Eugenio Di Santo, tuttora in carica. Secondo l’accusa l’ex primo cittadino pretese un bracciale di diamanti del valore di 2-3 mila euro dall’imprenditore che si era aggiudicato l’appalto per la mensa dell’Istituto scolastico comprensivo del Comune, convincendolo inoltre più volte ad incontrarsi con la scusa di dover discutere del menu relativo ai bimbi affetti da celiachia e promettendo in cambio una possibile nuova vittoria dell’appalto per la mensa. Questa volta invece Mottola era stato vittima di una richiesta di pizzo dai due imputati che, nel giugno 2011, si presentano alla società dell’imprenditore chiedendogli di pagare ma questi, dopo appena mezzora dall’incontro, si era recato dai carabinieri denunciandoli.












