Gli internati dell’Opg reimpiegati in lavori di pubblica utilità grazie ad un’intesa tra il comune di Aversa e la direzione dell’Opg Filippo Saporito di Aversa. Un’iniziativa importante perché permette di dare un barlume di normalità a quanti vivono in struttura superata dalla storia, ancora aperta perché la classe politica nazionale e regionale non ha trovato i mezzi per attuare una legge dello stato e prorogato per ben due volte la scadenza per spostare gli internati in strutture alternative. Un’iniziativa comunicata in pompa magna dall’amministrazione comunale normanna (clicca qui per leggere) ma bisogna sottolineare che i responsabili del progetto hanno dimenticato di applicare la normativa per la sicurezza sul lavoro. Come dimostrano le fotografie il ragazzo al lavoro sull’impalcatura non è dotato del caschetto anti-infortunistica e quello a terra non ha una mascherina per proteggersi dalle polveri causate dallo sgretolamento dell’intonaco.  Per rendersi conto a che altezza stia lavorando il ragazzo sull’impalcatura basta unire le due fotografie vista la struttura del macello dovrebbero essere circa 3,5-4 metri.

 

 

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