«L’uccisione di mio padre è un omicidio che riguarda tutti. Riguarda la mia famiglia, riguarda gli operatori economici e deve riguardare tutta la società perché nessuno può sentirsi esentato dinanzi alla battaglia di civiltà che siamo chiamati a portare avanti». A parlare è Giuseppe Granata figlio di Raffaele Granata che sarà ricordato domani mattina, venerdì 11 luglio, alle ore 11, presso la sala Consiliare del Comune di Castel Volturno. «La sua uccisione non deve essere giudicata solo come un sacrificio – continua Giuseppe Granata- Dire no al ‘pizzo’ e fare fronte comune con le persone oneste vuol dire condividere la responsabilità di non girarsi dall’altra parte. Non si può pensare “è una cosa che non mi riguarda”, solo perché non capita a noi. Anche se capita al nostro vicino, ad un nostro conoscente o a chiunque altro è una questione che ci riguarda». Interverranno: Luigi Ferrucci presidente dell’associazione antiracket di Castel Volturno, il sindaco della città Dimitri Russo, Tano Grasso presidente onorario della FAI, Cesare Sirignano PM della DDA di Napoli, Carmela Pagano Prefetto di Caserta. Concluderà Santi Giuffrè, Commissario straordinario antiracket del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura. L’iniziativa è organizzata dalla Federazione nazionale delle Associazioni Antiracket ed Antiusura Italiane(FAI) nell’ambito delle Azioni del Pon Sicurezza in collaborazione con il Comitato don Diana e Libera.