Soddisfazione con riserva per i sindaci di Castel Volturno e Mondragone (Caserta) dopo l’incontro a Roma con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano in cui si è discusso dello scontro tra le due comunità di residenti e immigrati. “I militari non arriveranno e abbiamo avuto rassicurazioni che il presidio delle forze dell’ordine allestito subito dopo la rivolta di domenica e i blocchi di lunedì e formato da circa 80 unità resterà sul territorio fin quando non verrà convocato a Caserta il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – spiega il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo – ma Alfano ci ha anche detto espressamente che i comandi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza dislocati nell’area non verranno rinforzati in modo definitivo, come noi chiedevamo, perché non ci sono le risorse. Prima di dare un qualsiasi giudizio vediamo cosa si deciderà nel corso del Comitato”. Giovanni Schiappa, sindaco di Mondragone, comune del litorale domizio che ha competenza su una porzione di Pescopagano, afferma di “aver trovato una positiva apertura nel ministro, ma è probabile che il presidio sia tolto tra 15 giorni, quando dovrebbe essere convocato il Comitato. Restano poi sul tavolo alcuni punti su cui al momento non si è discusso”. Russo ieri aveva affermato la necessità di dichiarare lo stato di emergenza per sbloccare alcuni fondi. “Ciò non avverrà – spiega – il ministro ci ha solo esortato a presentare progetti per l’integrazione e il miglioramento dei servizi perché ci sono a disposizione fondi europei, e che avremo in tal senso un canale preferenziale con il supporto tecnico del ministero anche per bypassare la burocrazia regionale. Non ci sarà inoltre alcun intervento su altri problemi strutturali, che sono sintomo di forte illegalità e causa di grande tensione, come quello dell’occupazione delle case da parte degli immigrati e dell’affitto a quest’ultimi senza contratto di appartamenti, o lo stesso censimento degli stranieri, così come l’eventuale concessione di permessi per motivi umanitari agli immigrati che lavorano in nero. Di queste cose non si è parlato, così come del potenziamento della polizia municipale che per noi è fondamentale per ripristinare la legalità”. Per Schiappa “noi sindaci ci stiamo assumendo le nostre responsabilità. A Mondragone stiamo monitorando la situazione delle case affittate agli stranieri senza regolari contratti, ma i vigili urbani per effettuare i controlli hanno bisogno del supporto delle forze dell’ordine il cui numero è però scarso. Senza un rafforzamento definitivo dei Comandi riusciremo difficilmente a far riacquistare allo Stato certi territori come Pescopagano”.