“Il groviglio politico-affaristico emerge in modo chiaro dalle carte. Il sistema di corruttela e collusione attuato a Villa Literno c’è lo spiegano Luigi Guida, Tammaro Diana e Antonio Iovine, che riferiscono fatti concordanti, ma risulta in modo chiaro anche dall’attività investigativa. Il sistema si basa su una filiera politico-criminale precisa: si parte da Villa Literno e si arriva alla Regione Campania guidata da Bassolino”. Nel corso della requisitoria il pm Antonello Ardituro pone l’accento sul filo che legherebbe i livelli istituzionali locali e regionali sul l’appalto di 13 milioni di euro a Villa Literno. “Per la sinistra – aggiunge Ardituro – garantiscono Achille Natalizio e Fabozzi, mentre Nicola Ferraro dell’Udeur fa da intermediario con tutte le forze politiche e con i sindaci non solo nella vicenda di Villa Literno. Anche Giovanni Malinconico, imprenditore che si è aggiudicato l’appalto di 13 milioni di euro, ė della parte politica di Natalizio e Fabozzi, che fanno riferimento alla corrente di sinistra di Bassolino. Per quanto riguarda i finanziamenti regionali – osserva il pm – interviene anche Nicola Ferraro perché l’Udeur gestisce da sempre l’assessorato regionale all’ambiente. Insomma la filiera istituzionale e politica è dimostrata dai fatti e dalle ricostruzioni di Malinconico e dei pentiti”.

 

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