SAN POTITO SANNITICO – Gian Marco Marcello, noto come Mondo Marcio, è un rapper italiano, un beatmaker e un produttore discografico che a ventotto anni la fa da padrone nel rap, con alle spalle una movimentata e ricca carriera musicale.

Sarà a San Potito Sannitico il prossimo 3 agosto. L’appuntamento, infatti, è per le 21:30 di domenica 3 agosto presso il Campo Sportivo Comunale dove molti giovani provenienti da tutt’Italia sono attesi per il concerto live di uno dei massimi rappresentati del rap italiano. E per tutta la notte ci sarà ad accompagnarlo la musica e lo show di Radio Company rigorosamente in diretta. L’evento, patrocinato dal Comune di San Potito Sannitico, dalla Pro Loco Genius Loci e dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia sarà una grande occasione d’incontro per i giovani matesini e per i numerosi altri che a debita distanza di tempo hanno già provveduto a organizzarsi per seguire il loro idolo. Coloro che amano il rap ma anche i giovani in generale potranno essere soddisfatti di farsi spazio e diventare per una notte protagonisti in una serata dedicata esclusivamente a loro.

Un ragazzo che comincia presto la sua carriera, Marco, a 17 anni e la costruisce con alle spalle un’infanzia non proprio rosea. Da subito il successo con l’omonimo Mondo Marcio, album d’esordio che trova buon riscontro anche nell’underground italiano. E poi un’escalescion che lo porta addirittura a collaborare con Mina nel suo album “Nella bocca della Tigre”. Scintilla scattata con “Un bacio è troppo poco” di Mina.

“L’idea è partita dal fatto di voler a tutti i costi ritagliare uno spazio importante per i giovani nel cartellone degli eventi in programma per l’estate 2014 di San Potito Sannitico. Questo perché i giovani in una comunità rappresentano la linfa vitale della stessa”. Questo il messaggio semplice e chiaro lanciato dal sindaco Francesco Imperadore mentre la presidente della Pro Loco Genius Loci, Maria Rosaria Antonucci, ha aggiunto: “accoglieremo giovani provenienti da tutta Italia, questa sarà una grossa occasione per i nostri giovani di aprirsi ai loro coetanei”.

 

 

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