BENEVENTO – Si è recentemente costituita la società consortile a responsabilità limitata “Tecnologie Optoelettroniche per l’Industria” (in acronimo TOP IN) finalizzata alla creazione ed alla gestione del primo laboratorio pubblico privato italiano di nanofotonica e sensoristica per l’industria. Il centro, primo in Italia, lavorerà all’uso di nano tecnologie optoelettroniche per lo sviluppo di sistemi di sensori e di monitoraggio in applicazioni ambientali, mediche ed industriali. La struttura, beneficiaria di un finanziamento MIUR-Regione Campania, avrà la sua principale sede operativa presso l’Università degli Studi del Sannio.
Questo traguardo è stato reso possibile grazie all’innovativa tecnologia sensoristica (tutta Campana) sviluppata presso l’Università del Sannio dal gruppo di Optoelettronica coordinato dai professori Antonello Cutolo ed Andrea Cusano, in collaborazione con il CNR ed altre Università campane. Tra i più evidenti risultati industriali già conseguiti, si annovera la creazione di due società di spin off (Optosmart nel 2005 ed Optoadvance nel 2012) che oltre ad offrire nuove possibilità di lavoro di altissima qualificazione professionale garantiscono a molti studenti l’opportunità di svolgere tesi di laurea e tirocini in ambienti altamente stimolanti.
L’intero progetto, coordinato dal prof. Antonello Cutolo, ordinario di Elettronica ed Optoelettronica dell’Ateneo sannita, parte con tre linee di ricerca ben precise : sicurezza infrastrutturale e ferroviaria, monitoraggio dell’ambiente marino ed applicazioni medicali.
Con questa nuova opportunità i risultati high tech già raggiunti (dalla sicurezza in ambito ferroviario, alla rivelazione acustica e chimico fisica subacquea, dal monitoraggio strutturale alle applicazioni medicali, dalla generazioni di strumenti musicali di alta qualità al monitoraggio ambietale) sono solo destinati a crescere. Questa tecnologia, infatti, sta aprendo nuove linee di mercato sia attraverso i progetti europei che con il contatto stretto con enti pubblici e privati non campani sempre più interessati a stringere rapporti di collaborazione finalizzati allo sviluppo di nuovi sistemi industriali di monitoraggio basati sull’uso congiunto di nanofotonica e materiali micro e nano strutturati. Si tratta di una tecnologia tutta made in Campania anche se i risultati si stanno già diffondendo all’estero grazie ad una serie di progetti europei che vedono coinvolte alcuni degli assi portanti del consorzio.
Della compagine fanno già parte o stanno ultimando le formalità per l’adesione i seguenti enti: Ansaldo STS e Whitehead Alenia Sistemi Subacquei del gruppo Finmeccanica, la BTP Tecno, Confindustria Emilia Romagna SRL, Fast SPA, Reglass SPA e Tycopahrma dell’Emilia Romagna. Tra le PMI campane aderenti al progetto: Optosmart SRL, Migma SRL, DEFCOM srl, HPSystem SRL Enviroconsult SRL. Tra gli enti pubblici: l’Università degli Studi del Sannio, l’Università Parthenope, la Seconda Università di Napoli, l’Università di Napoli Federico II, i consorzi CERICT e CRDC, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Stazione Zoologica Anthon Dohrn.
L’importanza dell’iniziativa è testimoniata dai numerosi riconoscimenti ricevuti dal gruppo di Optoelettronica dell’Università del Sannio, principale artefice della tecnologia su cui si fonda l’intera iniziativa. Oltre a diversi premi internazionali, spicca la targa conferita da Confindustria Emilia Romagna al professore Cutolo per la sua capacità a trasformare i risultati innovativi della ricerca in occasioni di solido sviluppo industriale e territoriale. Questo riconoscimento consolida gli stretti rapporti esistenti tra alcune aree della ricerca campana e il tessuto industriale dell’Emilia Romagna grazie alla stretta collaborazione tra i professori Cutolo ed Cusano e l’ingegnere Danilo Mascolo, responsabile della ricerca e dell’innovazione di Confindustria Emilia Romagna.