BENEVENTO – La Sezione Egizia del Museo del Sannio di Benevento sarà allocata presso i locali attualmente destinati al Museo di arte contemporanea Arcos, nei sotterranei del Palazzo del Governo al Corso Garibaldi.

Lo ha deciso la Giunta Provinciale su proposta del presidente Aniello Cimitile. La delibera approvata prevede nel contempo di destinare spazi, da individuare con successivo specifico provvedimento, presso la ristrutturata ex Caserma “Guidoni” al Viale Mellusi per l’allestimento di mostre ed installazioni di arte moderna e contemporanea. Nel presentare tale decisione, il presidente Cimitile ha sottolineato che “il Museo del Sannio è un nostro patrimonio di altissimo ed eccezionale valore, forse la cosa più importantemai realizzata sul nostro territorio per la raccolta e la salvaguardia di testimonianze di secoli, anzi millenni di storia. Avere questo patrimonio però non basta perché oggi più che maiè necessario che le collezioni di questo Museo parlino, raccontino le storie di questa storia, attraverso nuovi progetti culturali che sappiano presentare a noi stessi, al mondo dellacultura, dell’arte e del turismo questo nostro passato. Alla ricerca di eccellenza guardiamo innanzitutto a ciò che a Benevento e nel nostro Sannio è già accaduto, cercando di averel’ambizione di presentarlo non solo a noi stessi ma al mondo visto che la nostra città è sede di un sito Unesco”. “Diamo quindi respiro, spazi ed opportunità di nuovi progetti – ha proseguito il presidente Cimitile – sposando anche nuove tecnologie e nuove metodiche ed indirizzi museali. All’ampliamento del Museo già realizzato, alla nuova sezione dei Longobardi, aggiungiamo ora gli spazi del Museo Arcos e presto quelli del primo piano del palazzo Casiello. Naturalmente questi spazi sono legati a progetti ormai maturi e già in fase di attuazione”. Il presidente Cimitile ha infine chiarito che la Provincia “non rinuncia ad avere spazi per l’arte contemporanea seppur è tempo di implementare e valorizzare nel mondo moderno il progetto che fu di Alfredo Zazo”.

 

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