RECALE – Il 2012 per Cruna inizia con un successo. Dopo tre anni di battaglie, le bollette dell’acqua del comune di Recale sono state emesse senza il cosiddetto minimo impegnato. D’ora in poi, i cittadini pagheranno solo l’acqua che hanno effettivamente consumato.
Un grande risultato, che l’associazione recalese ha inseguito con determinazione e decisione, come sottolinea il suo portavoce, Michele Lasco: «Siamo felicissimi – esordisce -, abbiamo aspettato tre anni senza mai mollare l’argomento l’obiettivo è stato raggiunto». Il minimo impegnato è una soglia in metri cubi di acqua fissata in base ai componenti di un nucleo familiare. Una quantità forfettaria che, consuma o meno, l’utente era costretto a pagare. «Era un sistema balordo – spiega Lasco – che premiava chi sprecava l’acqua a discapito di chi era più attento». Il portavoce di Cruna chiarisce il concetto con un esempio: «Prendiamo – argomenta Lasco – due famiglie che avevano la stessa soglia minima di 144 metri cubi d’acqua: una ne consumava tutti i 144 metri cubi, l’altra più attenta si fermava a 100: ebbene alla fine dell’anno, ricevevano entrambe lo stesso importo in bolletta, una cosa contro ogni logica». Il percorso per arrivare al risultato non è stato, però, privo di ostacoli, ma la tenacia e la perseveranza di Cruna ha avuto ragione su tutti gli impedimenti ed è stata premiata. «Abbiamo dovuto vincere – rivela Lasco – qualche resistenza all’interno della maggioranza, ma ormai è “acqua passata”. Diamo atto al sindaco Americo Porfidia che ha fatto propria la nostra richiesta e ha riconosciuto ai cittadini di Recale il sacrosanto diritto di pagare solo l’acqua consumata. Merito – conclude il portavoce – va anche che al segretario comunale, Roberto Mariconda, che ha avuto la pazienza di ascoltare le nostre ragioni». Archiviato il minimo impegnato, Cruna ha già un nuovo obiettivo, quello che per gli attivisti è la madre di tutte le battaglie: la rimozione dell’antenna Vodafone di Via Roma. Quest’anno scade il contratto tra l’azienda telefonica e Pietro Mastroianni, e l’associazione vigilerà affinché quel trasmettitore venga mandato a fare compagnia alle altre antenne nella zona del cimitero.