AVERSA – Continua il dibattito sull’acqua pubblica nella città normanna. Dopo il sindaco Ciaramella è intervenuto il segretario del Pdci Marco Monica. Pubblichiamo il suo intervento.
Ancora una volta assistiamo al peggior show del sindaco Ciaramella che, come suo solito non affronta i problemi ma offende soltanto gli avversari politici che lo inchiodano alle proprie inadempienze e scarica le proprie pesanti responsabilità su precedenti amministrazioni, nonostante sia al potere (perché di certo non si può parlare di governo) da oramai dieci anni. Mentre la Città di Napoli, dando seguito correttamente alla volontà degli italiani sancita dagli ultimi referendum, annuncia la decisione di municipalizzare tutta la gestione dell’acqua pubblica attribuendo risorse e competenze alla società comunale preposta, ad Aversa, con il solito colpo di mano in prossimità della scadenza del mandato, Ciaramella annuncia la esternalizzazione del servizio dichiarando con la “sua solita faccia tosta” che l’ufficio fino ad oggi è stato impossibilitato nel lavorare essendo composto da due sole unità e che la situazione è irrimediabilmente incancrenita, come voler dire che Napoli, invece, sarebbe agevolato nel tornare al servizio pubblico in quanto piccolo paese con poche problematiche. La realtà è ben altra, il Comune di Aversa è stato negli anni gestito in modo sfacciatamente clientelare con continue promozioni a dirigenti e vice dirigenti senza distribuire l’organico in modo funzionale alla risoluzione dei problemi e, per di più, il timore concreto, visti i precedenti, è quello di ritrovarci con un’altra Smart Project, così come successo con le strisce blu, dove i privati, con dubbie credenziali di certificazione antimafia, si trovano a gestire un servizio col solo fine di guadagnare di più a scapito dei cittadini aversani e delle stesse finanze del Comune e con un aumento considerevole delle tariffe così come accaduto con la tassa dei rifiuti per giunta in un settore dove il bene primario dell’acqua pubblica non può essere gestito in modo affaristico e contro la volontà degli aversani. Certo di non avere alcuna risposta da chi in questi anni si conferma il peggior sindaco della storia di Aversa mi rivolgo a quelle forze politiche che fanno parte della coalizione di maggioranza, che dovranno presentarsi alle prossime elezioni e non vorranno essere accomunati a questo ulteriore danno per le tasche dei cittadini, chiedendo loro di non essere complici di questi misfatti. Non resta che augurarsi che si formi in queste settimane un ampio schieramento di aversani e forze sane della Città, da sempre alternativi a questa maggioranza, per dar vita ad un Fronte di Liberazione di Aversa perché non è più il momento di chiudersi nei propri studi professionali e nelle proprie case se non si vuole essere corresponsabili di questi potentati.
Marco Monica, Pdci La Sinistra