Alife- “Carissimo don Cesare, carissimo don Massimiliano, benvenuti in mezzo a noi”.Con queste parole di benvenuto è terminato il discorso ad inizio messa pronunciata dal presidente del consiglio pastorale uscente Aldo Amodeo nel corso della cerimonia di insediamento, nella cattedrale di Alife, del nuovo amministratore parrocchiale Don Cesare Tescione nella comunità di S.Maria Assunta proveniente dalla parrocchia di S.Maria Maggiore. Ecco il testo integrale : “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. Queste le parole con cui accogliemmo al suo arrivo il nostro vescovo, a cui va il nostro grazie per aver donato alla nostra parrocchia il nuovo pastore. Queste le parole con cui accogliemmo don Domenico che ha guidato la parrocchia per tredici anni e a cui va ancora la nostra gratitudine. Queste le parole con cui la nostra comunità parrocchiale S. Maria Assunta di Alife insieme al suo Consiglio Pastorale accoglie oggi te carissimo don Cesare. Fino a qualche giorno fa non avevi questa parrocchia nelle tue prospettive, né noi intravedevamo te come pastore di questa comunità, perché attendevamo don Arnaldo a cui siamo vicini per le ragioni che lo hanno impedito. Ma Dio sorprende sempre l’uomo attraverso le sue imprevedibili strade e possiamo leggere anche in questo un tratto del suo misterioso disegno che va tracciando nella storia, sempre rivolto al nostro bene. Il fatto che in breve tempo hai accettato la proposta di diventare pastore di questa comunità ci riempie di commozione e ci siamo sentiti subito voluti bene. Sei venuto a servire un’altra comunità sorella, la sorella maggiore, lasciando la comunità di santa Maria Maggiore in Piedimonte, a te molto legata, senza avere il tempo adeguato per prepararla e salutarla. E in questo si riconosce l’uomo di Dio, che è servo di Dio per tutti, senza appartenenze esclusive, il profeta che Dio benedice e a cui dice “alzati e va”, e lui va, senza avere nemmeno il tempo di rimuginare sulle sicurezze acquisite, perché la sola sicurezza per l’uomo di Dio è Dio stesso: solo Dio basta! “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. È così che ti accogliamo, con le braccia aperte, ricolmi di gioia e di fiducia. Ti accogliamo come amico, con il quale percorrere il cammino che si pone davanti, condividendone sogni, gioie, ansie e preoccupazioni. Ti accogliamo come fratello, che abita con noi lo stesso tempo con le sue difficoltà, con cui condividere l’essere figli dello stesso Padre e destinatari della missione comune di costruire il regno di Dio. Ti accogliamo come padre, in cui riporre la propria fiducia, un padre che con amore disinteressato si prende cura dei figli, delle loro gioie, delle loro sofferenze, che si preoccupa di indicare la meta e individuare la strada. Ti accogliamo come quel saggio amministratore delle cose di Dio, quel “padrone di casa che sa trarre dal suo tesoro cose antiche e cose nuove”, che continua a trasmetterci la ricchezza perenne della tradizione della Chiesa, ma è aperto nel riconoscere e far crescere il nuovo che lo Spirito suscita in mezzo a noi. Avrai modo di conoscere e guidare una comunità parrocchiale che in questi anni, con don Domenico, è stata un piccolo cantiere con molteplici realtà: la dimensione della carità attraverso una Caritas il cui impegno cresce continuamente; la dimensione liturgica, con lo sforzo di far vivere nella partecipazione la bellezza delle liturgie, per quanto queste vanno svuotandosi; la dimensione della catechesi, portata avanti da catechisti giovani ed entusiasti. La vivace piccola realtà giovanile, i ragazzi, l’Azione Cattolica, le famiglie, i gruppi di preghiera, le confraternite, le religiose, le vocazioni, i comitati festeggiamenti, per quanto anche l’aspetto devozionale va affievolendosi e attende di proseguire il cammino di rinnovamento e rivalorizzazione alla luce del vangelo. Molteplici realtà, seppur piccole, che coltivano il sogno di crescere ma soprattutto di esserci. Abbiamo certamente poche strutture, ma non per questo ci siamo fermati. Troverai famiglie che vivono difficoltà comuni a tante altre famiglie che hai incontrato nelle parrocchie che hai guidato. Troverai una realtà territoriale che attende di essere rilanciata, che vede il proprio tessuto sociale sfilacciarsi, impoverirsi in termini di risorse umane, disorientato, ma in cui la comunità parrocchiale vuole essere presente da protagonista. Sappiamo che il compito non è semplice, come non è semplice qualsiasi realtà umana nuova che si abbraccia nella sua interezza, sempre diversa, ma sempre assetata di speranza, di verità, di senso, sempre fatta di umanità a immagine di Dio, e in questo risiede la bellezza della missione della Chiesa. Desideriamo che tu ti senta subito a casa tua. Noi siamo pronti ad aprirti il nostro cuore, a offrirti la nostra disponibilità, a non lasciarti solo, ma a farci carico insieme a te, nella fede, del futuro di questa comunità. E in questo cammino sarai sostenuto sempre dalla nostra preghiera. Con gli stessi sentimenti, accogliamo te, don Massimiliano, che hai affiancato fino ad oggi don Cesare nel suo ministero di parroco e che pure lasci la stessa comunità a te molto legata, e che ora collaborerai con lui nel guidare la nostra parrocchia. Ti offriamo tutta la nostra disponibilità e il nostro affetto, saremo felici di collaborare e lavorare insieme a te e di condividere il cammino pastorale, e ti sosterrà sempre la nostra preghiera. Vi affidiamo a Maria Assunta, a cui la parrocchia è intitolata, affinché vi protegga e vi custodisca con la sua mano materna, e invochiamo san Sisto I, patrono della città di Alife e della diocesi, che veglia da secoli sulla fede di questo popolo, affinché estenda la sua intercessione sulla vostra missione. Carissimo don Cesare, carissimo don Massimiliano, benvenuti in mezzo a noi”.
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