Domenica 15 novembre 2015, alle ore 19:30, la città e diocesi di Aversa ricorderanno in Cattedrale i venticinque anni della visita di Giovanni Paolo II. Una ricorrenza importante che verrà celebrata con la manifestazione commemorativa “Ancora Grazie, Santo Padre”. Il 12 e 13 novembre 1990 furono giorni memorabili che resteranno scolpiti per sempre nella memoria, segnando la storia di Aversa non solo sotto il profilo spirituale, ma anche per i risvegli sociali di quella visita: il riconoscimento del ruolo svolto dal mondo agricolo nella crescita di Terra di Lavoro. Nel 1989, ad un anno dal nono centenario della costruzione della Cattedrale S. Paolo, Mons. Giovanni Gazza descriveva la visita del Sommo Pontefice non più come “rievocazione storica”, ma piuttosto come “una nuovissima pagina di storia da scrivere…”. La sera del 12 novembre del 1990, Papa Giovanni Paolo II scende dall’elicottero sul campo sportivo di Carinaro. Poi nella sua papamobile, in piedi e con al fianco il Vescovo di Aversa Mons. Giovanni Gazza, entra in Aversa giungendo in Piazza Municipio e poi in Episcopio. Alle prime luci del giorno dopo, il 13 novembre 1990, Papa Wojtyla incontra il Clero e il laicato cattolico nella magnifica cattedrale, invitando tutti a “non compromettetevi con i falsi richiami di questo mondo”. Dopo aver ufficialmente aperto l’Anno giubilare per il nono Centenario della costruzione del Duomo, presso la Centrale Ortofrutticola della Coldiretti incontra i rappresentanti del mondo degli Agricoltori, esortandoli ad “agire in ogni circostanza con spirito di chi adempie un dovere e di chi compie un servizio”. A Ducenta il Papa visita il Seminario del Pontificio Istituto delle Missioni Estere (PIME) e prega sulla tomba del venerabile P. Paolo Manna. Al Santuario Mariano “Mia Madonna e mia Salvezza“di San Cipriano d’Aversa lo attendono circa cinquantamila persone, in gran parte immigrati di colore, bambini e famiglie. Giovanni Paolo II si rivolge ai bambini, sui cui volti legge la gioia di vivere: “… Voi siete la speranza, il futuro di questa società”. Poi rivolge la sua parola agli immigrati convenuti incoraggiandoli ad “aver fiducia” ed auspicando di poter trovare “comprensione e fraterna solidarietà” nelle popolazioni aversane e delle zone vicine. Lasciato il Santuario di Casapesenna, il Papa rientra ad Aversa dove pranza nel Seminario con tutti i sacerdoti e seminaristi. Nel pomeriggio, nell’ex Campo Profughi (Parco Pozzi), Giovanni Paolo II presiede davanti a circa centomila persone la solenne Concelebrazione Eucaristica con i vescovi e i sacerdoti della Campania. Alla fine della Messa, il Papa rivolge il suo saluto di commiato alla folla con quelle parole stampate per sempre nel cuore della comunità diocesana: “Torno a Roma, ma porto con me la vostra voglia di vivere con dignità”.

 

 

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