CASERTA – Nonostante il clima sociale non sia dei più favorevoli – con la città ancora invasa dai rifiuti in tanti quartieri e l’agitazione dei trasportatori – cresce l’attenzione intorno al prossimo evento nella rinata biblioteca civica nelle splendide sale delle palazzine del’Ex macello di Caserta, che si avvia a diventare un vero presidio di cultura e di socialità . Infatti, per dare un senso forte di comunicazione e di partecipazione intorno alla nuova, bellissima struttura, verrà organizzato un evento particolare per il giorno: mercoledì 25 gennaio 2012 dalle ore 16,00 alle ore 18,00 nella sala convegni della Biblioteca Civica in via Laviano.
Insieme alla rete delle associazioni che animano le Piazze del Sapere ed all’Assessore alla Cultura del Comune di Caserta, stavolta i protagonisti saranno le persone che producono libri e conoscenza: gli editori e gli scrittori. Verranno invitati a partecipare tutti gli autori originari della nostra provincia, ma anche quelli provenienti da altre realtà che hanno pubblicato opere dedicate a Terra di Lavoro Con questa originale iniziativa si comincerà a rendere operativa una normativa che fa obbligo agli editori ed agli autori locali di consegnare una copia dei libri (pubblicati o da presentare nelle librerie) alla biblioteca comunale. Attraverso un atto formale di “deposito legale” verranno invitati tutti/e a donare uno scritto o un documento alla biblioteca comunale, come un atto di grande senso civico, di partecipazione alla vita collettiva, di crescita di una comunità. All’evento hanno già dichiarato la loro adesione importanti editori ed autori (come Francesco Piccolo, Antonio Pascale, ed Emilia Sarogni, insieme a tanti altri). Ciò consente ai cittadini (in primo luogo ai giovani, agli studenti, ai ricercatori) di poter avere a disposizione il ricco patrimonio accumulato in una delle biblioteche più antiche ed importanti del nostro Paese. Infatti, la quantità e la qualità delle opere qui conservate è di valore e di prestigio a livello nazionale e mondiale. In questo modo la “Ruggiero” potrà diventare sempre più un luogo della vita culturale,del sapere economico e sociale, dell’identità che si esprime attraverso i talenti e le eccellenze del nostro territorio. In questo modo si potrà avviare una collaborazione virtuosa anche per costruire un adeguato progetto di accoglienza, di fruizione e gestione dei servizi della biblioteca per farla diventare un vero e proprio centro di crescita e di inclusione sociale, di cittadinanza attiva e di partecipazione consapevole. In un comune alle prese con un pesante dissesto finanziario sarà un bel problema. Ma è una sfida da vincere per il bene comune di tutta la città.