CASTEL VOLTURNO – Pomeriggio carico di emozioni a Baia Verde per la tappa del Festival dell’Impegno Civile che ha alzato il sipario sul lavoro svolto presso la Casa di Alice, sartoria della legalità, dove è stata presentata la nuova collezione di “MADEin Castelvolturno – Vestiamo la libertà”. Il progetto creato dalla cooperativa “Altri orizzonti”. Una tappa ricca di significato per la kermesse promossa da Libera e Comitato Don Diana perché ha visto il ritorno in Terra di Lavoro del procuratore della Dda di Napoli Federico Cafiero De Raho che da qualche mese ha lasciato Napoli per combattere la criminalità a Reggio Calabria.

L’esperienza di Altri Orizzonti nasce dalle salde radici dell’Associazione Jerry Essan Masslo, che da anni si occupa sul territorio domitio di progetti di integrazione culturale e assistenza socio – sanitaria tra cui: ambulatori medici, unità di strada, riduzione del danno, minori e presa in carico di famiglie in difficoltà, scuola, tutoraggio, osservatorio del disagio sociale. Dall’edizione del Festival dell’anno scorso, quando sempre a viale del Correggio si tenne la prima sfilata di Casa di Alice, dodici mesi intensi, ricchi di riconoscimenti e apprezzamenti, con gli abiti e gli accessori realizzati in questo pezzo d’Africa italiana portati da nord a sud del Paese, tra passerelle e eventi. Soprattutto mesi di crescita, che hanno fatto del marchio “MADEin Castelvolturno” una realtà economica capace di autosostenersi e dare nuove possibilità di lavoro. Oltre alla sfilata, a Casa di Alice inaugurata la mostra “Matres Mutatae: le donne dell’esodo” di Giovanni Izzo. A chiudere la giornata, dopo la degustazione di piatti africani e italiani, dalle 20,00 il concerto di Sandro Joyeux.

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