Domani, 22 giugno, alle ore 18,30, a Casal di Principe presso ‘Casa don Diana’ in via Urano 18 sarà ricordato il carabiniere Salvatore Nuvoletta, ucciso dalla camorra il 2 luglio del 1982. La cerimonia sarà arricchita dallo straordinario valore aggiunto dalle musiche della Fanfara dei Carabinieri. Salvatore Nuvoletta divenne carabiniere a soli 17 anni. Fu assegnato, come primo incarico, alla caserma dei carabinieri di Casal di Principe. Il suo omicidio venne ordinato dal clan dei Casalesi, cartello Schiavone per vendicare la morte del pregiudicato Mario Schiavone, cugino di Francesco Schiavone alias Sandokan, ucciso in uno scontro a fuoco fra camorristi e carabinieri. A 35 anni dalla sua uccisione farne memoria è un obbligo morale per tutti e si traduce in una manifestazione di impegno per evitare che il calo dell’attenzione possa allentare la difesa della società sana. Ricordare e raccontare vuol dire trasmettere ai giovani l’importanza di rigettare in ogni modo possibile qualsiasi logica criminale, tenendo alta la guardia contro ogni forma di malaffare. Salvatore Nuvoletta venne ritenuto il responsabile ma in realtà quel giorno era di riposo. Interverranno rappresentanze dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, i familiari di Salvatore Nuvoletta, il Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata. L’iniziativa è promossa dal Comitato don Peppe Diana, dal coordinamento provinciale di Libera Caserta e dal Comune di Casal di Principe, nell’ambito della decima edizione del ‘Festival dell’Impegno Civile’, unica rassegna nazionale che ha come location beni confiscati alla camorra e beni comuni restituiti alla collettività. Il tema di quest’anno è ‘Risaliamo sui tetti e annunciamo parole di Vita’ dalle parole di don Giuseppe Diana, sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 a Casal di Principe.

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