Nell’ambito delle iniziative realizzate in collaborazione con l’Osservatorio antiviolenza del Comune di Caserta in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la “Commissione Provinciale di Caserta per la realizzazione della parità dei diritti e delle opportunità tra uomo e donna”, presieduta dall’avvocato Rossella Calabritto, ha organizzato, per il giorno 25 novembre 2014, ore 15:00, un momento di riflessione presso l’ex carcere femminile di Caserta (Via Tanucci, 55) ove ha sede l’U.E.P.E., ufficio esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia. La direttrice dell’ufficio, dottoressa Giuseppina Levita, accogliendo l’invito del D.A.P. – dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – ha ritenuto di attivarsi per offrire un contributo concreto alla reale conoscenza e consapevolezza del fenomeno nonché alla individuazione di strategie di contrasto. “Il dovere di provvedere – si legge nella circolare ministeriale – all’attuazione del trattamento dei detenuti e internati, consente infatti di proporre a tali soggetti momenti di riflessione, stimolando in questa parte della società quel cambiamento culturale essenziale per la riduzione del fenomeno”. Da questa necessità istituzionale, raccolta con entusiasmo dalle componenti tutte della Commissione, è nata una sensibile e fattiva collaborazione – tra UEPE e Commissione Provinciale Pari Opportunità – che vede in questo incontro, primo nel suo genere nel contesto provinciale casertano, il primo passo verso future e sempre più concrete iniziative in tema di pari opportunità. La Commissione Provinciale Pari Opportunità aderisce, anche in occasione di questo incontro, a Posto Occupato, la campagna di sensibilizzazione lanciata da Maria Andaloro di Rometta (in provincia di Messina), scampata fortunosamente al suo assassino: “un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga”.