“Le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale dell‘Ordine professionale saranno sicuramente una ulteriore e partecipata occasione di incontro e confronto tra medici e colleghi. E ci permetteranno di ribadire la nostra volontà di conseguire un obiettivo estremamente sentito nella ns. categoria e cioé recuperare il ruolo sociale che solo la ns. professione ci privilegia di interpretare nella comunità“: con queste parole Francesco Cesaro, cardiologo dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano“ di Caserta ha presentato la lista “Professione medica: “Missione Sociale”“ di cui è candidato presidente. La lista, composta da Medici di Base e Pediatri di libera scelta, da medici del servizio di emergenza 118, da medici delle Aziende Ospedaliere pubbliche e dell’Ospedalità privata, convenzionata e non, da medici funzionari dell’ASL, è formata da “valide e stimate rappresentanze – ha continuato Cesaro – delle diverse specialità professionali nonché da un nutrito gruppo di giovani e motivatissimi medici da noi considerato il punto di forza della formazione“. La lista “Professione medica: “Missione Sociale” è composta, per il Consiglio Direttivo (scheda bianca), dai dott.ri Francesco Cesaro, Gabriella D’Ambrosio, Saverio D’Elia, Luigi Di Lorenzo, Giuseppe Di Mauro, Maurizio Di Stasio, Giuseppe Forte, Giuseppe Giuliano, Federico Iannicelli (presidente uscente), Carlo Nubi, Rachele Nugnes, Antonio Orsi, Vincenzo Perone, Aquilino Polito e Giovanni Russo mentre, per il Collegio dei Revisori (scheda verde), da Luigi Della Gatta, Alberto Negro, Amedeo Iovinelli e Maddalena Della Ventura. In accordo con tutti i candidati, Cesaro ha poi sottolineato che “i medici, disinvestiti del loro compito di guida intellettuale e morale, hanno assistito al progressivo depauperamento della propria specifica cultura e dell’autonomia gestionale della professione“ per cui è necessario “continuare a lavorare per superare questa crisi della medicina, generata da distorsioni e disfunzioni estrinseche e prevaricatrici, per lo più di carattere organizzativo, gestionale ed amministrativo“. Bisogna ribadire che “i medici devono avere – ha concluso – il diritto di chiedere ed ottenere più risorse e meno ostacoli così da potenziare al massimo l’esercizio di un principio fondamentale di cui si fanno garanti e portavoce: la difesa della salute“.