Cresce il numero delle donne colpite da neoplasie al seno e sono sempre più giovani. Ma cresce anche in maniera considerevole il numero di pazienti che guariscono da tale patologia dopo gli opportuni interventi terapeutici. E soprattutto, le nuove metodologie chirurgiche ricostruttive, consentono alle pazienti di recuperare completamente, anche dal punto di vista estetico. Tutto questo è possibile anche a Caserta, in una struttura pubblica e quindi senza costi per le pazienti. L’Unità operativa di senologia, diretta presso l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta dal dottor Gianpaolo Pitruzzella, è in grado di offrire assistenza per l’intero percorso sanitario che va dai controlli diagnostici, all’intervento chirurgico, alla radioterapia e chemioterapia successiva. E il tutto con un lavoro di squadra in cui sono impegnati psicologi, chirurghi, oncologi, radiologi e personale infermieristico specializzato. La Breast Unit dell’ospedale di Caserta, per far conoscere questa realtà, ha organizzato, per sabato 12 dicembre alle ore 9, una tavola rotonda presso l’aula magna dell’Ospedale di Caserta. Obiettivo è anche quello di realizzare, attraverso il confronto di medici ed esperti del settore, un sempre migliore raccordo tra Ospedale e Asl di Caserta, al fine di rendere capillare la prevenzione che passa soprattutto attraverso i medici di base e le strutture territoriali dell’Asl. Ma sono diverse le “antenne sul territorio” che possono contribuire ad una maggiore e più incisiva azione nella lotta al tumore al seno. Tra queste un ruolo prezioso, per sensibilizzazione, lo svolgono anche le parrocchie e la Chiesa locale. Per ribadire questa vicinanza alla tavola rotonda parteciperà anche il vescovo di Caserta monsignor Giovanni D’Alise, oltre ai vertici e i dirigenti dell’Ospedale e dell’Asl di Caserta, l’Ordine dei Medici, i medici di medicina generale, oncologi, psicologi, le associazioni di volontariato.

 

 

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