RECALE – La crisi della Firema, azienda di progettazione e produzione ferroviaria situata alle porte di Recale, la cui sopravvivenza è legata ad una complessa trattativa sul destino dell’intero comparto ferroviario nazionale, è stata al centro dell’affollata assemblea che ha animato, sabato 14 gennaio, la sala del Consiglio comunale di Recale, in occasione dell’iniziativa “Sud e lavoro per salvare l’Italia” promossa dal circolo cittadino del PD e dai Giovani Democratici.
«Siamo molto soddisfatti – commenta il segretario del PD recalese – sia per la partecipazione e per gli interventi che hanno animato il dibattito, sia per gli impegni assunti dal sindaco, on. Americo Porfidia e dalla consigliera regionale del PD Lucia Esposito. Abbiamo voluto questa manifestazione perché siamo consapevoli del rilievo che la vertenza Firema assume nel tessuto produttivo della nostra zona, segnato da ridimensionamenti e dismissioni di grandi realtà industriali, ed anche perché ci sembrava grave che una simile vicenda si consumasse nella totale disattenzione della politica locale. Il nostro primo impegno, adesso, sarà fare i passi necessari affinché il Consiglio comunale della nostra città si esprima finalmente dando il segnale di una comunità capace di difendere le risorse del territorio». Nei numerosi ed appassionati interventi dei lavoratori si è delineato in tutta evidenza il paradosso Firema, un’azienda produttiva e tecnologicamente all’avanguardia in un settore in crescita, che è entrata in crisi per un intreccio tra la cattiva gestione della proprietà e la mancanza di scelte istituzionali nel settore del trasporto pubblico. Nel ricordare a tutti le lotte sostenute da mesi per scongiurare la chiusura di un impianto che rappresenta un polo di eccellenza, i lavoratori hanno anche denunciato con forza l’inadeguatezza delle risposte fin qui ricevute da una politica giudicata poco attenta al territorio e lontana dai suoi problemi, e hanno chiesto ai rappresentanti istituzionali di adoperarsi per dare esiti concreti alla discussione. L’intervento di Giuseppe De Francesco, coordinatore PD di Scafati e RSU di Ansaldo Breda, ha sottolineato che la vertenza Firema si colloca all’incrocio di diversi nodi strategici: la natura pubblica della committenza, che investe il ruolo della politica e della governance, le scelte del governo, con l’urgenza di un piano per l’intero comparto che è uno dei pochi a presentare previsioni di crescita nell’immediato futuro, l’incentivazione della mobilità sostenibile con le positive ricadute ambientali e di riduzione dei consumi energetici. Nelle conclusioni, la consigliera regionale Lucia Esposito ha riconosciuto la sostanziale fondatezza delle critiche mosse ai ritardi e ai troppi errori della politica, ma ha rimarcato il pericolo insito nelle generalizzazioni: rifiutare in blocco la politica significa lasciar spazio alle peggiori pratiche e rinunciare alla democrazia. Va invece fatto ogni sforzo per sostenere la ‘buona politica’ costruita sul confronto con i cittadini, sulla pulizia e sull’impegno a risolvere i problemi. Impegno che la neo-insediata consigliera si è detta pronta ad assumersi per ottenere risposte positive in sede regionale sulla vertenza Firema. Da parte sua il sindaco, nonché parlamentare, on. Americo Porfidia ha dato analoga disponibilità, ricordando anche l’interpellanza parlamentare a sua firma già presentata nell’ottobre scorso, e si è impegnato a promuovere, come richiesto dal PD, un Ordine del giorno del Consiglio Comunale di Recale e a sostenere la vertenza nel territorio, in linea con quanto dichiarato dal dr. Ovidio Gadola, responsabile casertano di Noi Sud, nel suo intervento al dibattito.