CASERTA – La Cgil Caserta, attraverso una lettera aperta al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al direttore generale Asl Caserta Menduni, al presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, al prefetto di Caserta Ezio Monaco e agli organi di stampa, ha espresso “solidarieta’ a Peppe Pagano, della Cooperativa Agropoli, in sciopero della fame e della sete da lunedi’ 17 ottobre”.

A renderlo noto un comunicato diffuso dalla Camera del lavoro di Caserta. La Cgil chiede “di porre fine alla politica dei tagli lineari che producono diseconomie e aumentano le disuguaglianze e di conoscere quali misure sono state adottate, o si intendono adottare, per garantire il diritto alla salute dei cittadini svantaggiati che oggi stanno pagando il prezzo piu’ alto della crisi”. “Peppe Pagano, fondatore di Nco (Nuova Cucina Organizzata) con la sua azione – afferma la Confederazione – sta attuando una protesta contro lo smantellamento silenzioso del sistema dei budget di salute, messo in atto dall’azienda Sanitaria locale. La Cgil in piu’ occasioni ha lanciato l’allarme sulla crisi dei servizi ai cittadini in provincia di Caserta, ma le istituzioni, sorde alle nostre sollecitazioni, hanno continuato con la politica dei tagli ‘indiscriminati’, mettendo in crisi anche quelle poche esperienze positive, come quelle sui beni confiscati i cui risultati, sono sotto gli occhi di tutti e nei fatti hanno creato un modello economico sociale e sostenibile alternativo a quello criminale, capace di contrastare la criminalita’ organizzata”. “Grazie ai budget individuali di salute – aggiunge la Cgil – che rappresentano il fiore all’occhiello del sistema socio sanitario campano, i giovani impegnati nei progetti stanno ottenendo risultati straordinari, garantendo assistenza di qualita’ a persone svantaggiate e producendo, aspetto non irrilevante, risparmi notevoli per la spesa sanitaria regionale; e’ incomprensibile e sconcertante che Regione e l’Asl invece di favorire questi percorsi virtuosi li ostacolano con le loro lentezze burocratiche, strangolandoli economicamente. Nonostante le continue sollecitazioni agli organismi preposti non si riesce ad avere un confronto perche’ su queste tematiche e’ calato un ”colpevole” e preoccupante silenzio. “La Cgil – conclude il comunicato – chiede alle istituzioni di porre fine alla politica dei tagli lineari che producono diseconomie e aumentano le disuguaglianze e di far conoscere, uscendo dal silenzio, quali misure sono state adottate, o si intendono adottare, per garantire il diritto alla salute dei cittadini svantaggiati che oggi stanno pagando il prezzo piu’ alto della crisi”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui