CASERTA – Il dipartimento immigrazione della CGIL Caserta e l’ufficio legale continuano ad ottenere decisioni favorevoli agli stranieri, assistiti dall’avvocato Roberto Ricciardi; in particolare, gli ultimi successi ottenuti riguardano il TAR e il Tribunale dei minorenni di Napoli.

Uno dei casi di competenza del TAR riguarda un cittadino Senegalese che aveva chiesto il rinnovo del permesso da minore età a lavoro subordinato ma si era visto rigettare la domanda di rinnovo dalla Questura di Caserta; ebbene, il TAR di Napoli ha sancito che non è accettabile un rigetto basato su norme generali, che non prendono in considerazione aspetti specifici, che vanno valutati a seconda dei casi, anche relativamente all’anno di entrata del cittadino straniero in Italia – valutazioni che non erano state effettuate dall’ufficio stranieri della Questura di Caserta. Nel secondo caso risolto positivamente, il TAR di Napoli ha censurato il comportamento della Questura di Caserta nei confronti di un cittadino Egiziano che aveva chiesto il permesso di soggiorno ai sensi della legge sulla emersione di colf e badanti. In questo caso il Tar ha sancito che non basta affermare genericamente che il cittadino straniero non abbia mai lavorato con il datore di lavoro e che lo straniero sia stato indagato per una ipotesi di reato, senza fornire alcuna altra indicazione a sostegno nel decreto di rigetto; in effetti, il TAR sancisce che, in questi casi, il rigetto deve essere ben motivato e lo stesso decreto deve essere supportato da prove, sia riguardo la effettiva mancanza del rapporto di lavoro, sia sulla pericolosità sociale del soggetto – valutazioni che, ancora una volta, non sono state assolutamente fornite dalla Quetura di Caserta. Pertanto, in entrambi i casi, sono stati annullati i decreti di rigetto emanati dalla questura di Caserta. Questi sono solo alcuni degli ultimi risultati positivi conseguiti dal dipartimento immigrazione della Cgil Caserta e dall’avvocato Roberto Ricciardi, a riprova di un modo di agire delle Istituzioni competenti, troppo spesso superficiali.

 

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