“Lo Spirito continua a seminare in noi il desiderio del Regno, attraverso tanti ‘canali’ viventi, attraverso le persone che si lasciano condurre dalla Buona Notizia in mezzo al dramma della storia, e sono come dei fari nel buio di questo mondo, che illuminano la rotta e aprono sentieri nuovi di fiducia e speranza”. Così Papa Francesco chiude il messaggio per la 51.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali: proprio in occasione di questa Giornata, l’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Aversa organizza l’incontro “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”, che si terrà venerdì 9 giugno 2017 alle 18,15 nel salone della Curia Vescovile (Via Santa Maria a Piazza, 49). “Sentiamo forte il desiderio di incontrarci tanto con giornalisti e operatori del mondo dei media, quanto con coloro che si occupano di comunicazione nella nostra comunità diocesana”, afferma don Francesco Riccio, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali. “Ci ritroveremo a conversare insieme e a comunicarci la nostra passione di annunciatori del Vangelo, impegno che svolgiamo con competenza acquisita nel tempo e pieni di speranza e fiducia, cosi come Papa Francesco ci indica nel suo messaggio”. Il Santo Padre, infatti, rivolge ai comunicatori un’energica esortazione a scegliere la logica della “buona notizia” a discapito del “circolo vizioso dell’angoscia” causato dalla promozione delle cattive notizie. Questo, puntualizza Papa Bergoglio, non significa fare disinformazione né scadere nell’ottimismo: tuttavia, andrebbe evitata la spettacolarizzazione del “dramma del dolore” e del “mistero del male”. Compito dei comunicatori dovrebbe essere contribuire “alla ricerca di uno stile comunicativo aperto e creativo” che punti a “mettere in luce le possibili soluzioni”, rifiutando il pregiudizio e favorendo la cultura dell’incontro. Alla conversazione del 9 giugno interverranno Padre Farid Saab, specializzato in Comunicazioni Sociali e Speaker in Lingua Araba di Radio Maria, e Alfonso Pirozzi, giornalista dell’agenzia Ansa. “Sono due uomini diversamente impegnati nel mondo delle comunicazioni – aggiunge in chiusura don Francesco Riccio – il loro contributo potrà esserci di aiuto e compagnia in questa sosta serale di inizio giugno”.

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