Anche il mondo casertano della scuola è in subbuglio. Ed è per questo che si terrà lunedì a Roma un sit in di protesta davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione organizzato dal Gruppo neo-abilitati del TFA ordinario. L’obiettivo è richiedere la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento. Da Caserta partirà un pullman che raggiungerà la Capitale, dove convoglieranno delegazioni di “tieffini” provenienti da tutta Italia.
“Noi abilitati del Tirocinio Formativo Attivo Ordinario – si legge nella piattaforma rivendicativa della manifestazione – siamo il futuro di una scuola di qualità e incarniamo la speranza di riscattare la pratica didattica dalle vecchie metodologie frontali e soporifere”. Dopo un percorso formativo calibrato in primis sulle strategie pedagogico-didattiche, i “tieffini” chiedono il riconoscimento della preparazione e della professionalità raggiunta durante questo percorso di tirocinio. Ma in base al decreto ministeriale 249/2010 l’abilitazione ottenuta risulta declassata rispetto a quella conseguita con i cicli della Siss, cui era sempre spettato l’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento, unico canale utile per ottenere l’immissione in ruolo per scorrimento. A differenza di quanto avvenuto sempre in passato, quindi, al titolo conseguito con il Tfa spetterebbe la magra progressione in seconda fascia delle Graduatorie d’Istituto, dalle quali è difficilmente ottenibile un incarico annuale, né si potrà mai ambire al posto di ruolo a tempo indeterminato.
“La discriminazione non termina qui – si legge nel documento che spiega le motivazioni del sit in di protesta che si terrà a Roma lunedì – con l’ultimo decreto ministeriale 572/13 emanato il 27 giugno, le Graduatorie ad esaurimento vengono integrate solo per chi ha conseguito il titolo di abilitazione all’estero e per chi ha congelato la Ssis dell’ultimo ciclo 2007-08 e, iscrittosi con riserva all’epoca, ha poi completato la formazione e ottenuto il titolo frequentando il nostro stesso corso di TFA appena concluso”. Come se tutto ciò non bastasse, nei primi giorni di luglio, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto istitutivo dei Pas (ex Tfa speciali), i percorsi abilitanti speciali riservati a chi vanta un’anzianità di servizio di almeno tre anni scolastici, privi di qualunque forma di selezione. “Di fronte alla diminuzione del fabbisogno di personale docente – sostengono i promotori della manifestazione – dovuta alla riduzione strutturale dei pensionamenti causata dalla riforma Fornero, s’impone, a nostro avviso, la necessità di selezionare in base al merito gli insegnanti che potranno ricoprire i pochi posti vacanti, tenendo conto altresì della presenza di oltre 120000 abilitati Siss che già popolano le graduatorie ad esaurimento. Per questo motivo riteniamo ingiusta ogni forma di equiparazione tra chi, come noi del TFA ordinario, ha superato tre dure e complesse prove selettive di accesso, e chi, come coloro che si abiliteranno con i Pas, godrà dell’ennesima sanatoria fondata sul semplice requisito dell’anzianità di servizio, che non può essere automaticamente sinonimo di qualità”. Ecco perché i tieffini di Terra di Lavoro e non solo chiedono al ministro Carrozza di valorizzare adeguatamente il merito dimostrato attraverso: l’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento dei neo-abilitati con il Tfa ordinario, con un punteggio pari a quello conferito negli anni precedenti agli abilitati Ssis; la distinzione meritocratica tra i Tfa ordinari e i Pas , da concretizzare impedendo a questi ultimi (rientrati in gioco per una mera anzianità di servizio) di superare gli abilitati tramite Tfa Ordinario nelle graduatorie; – la continuazione dell’esperienza formativa e meritocratica mediante l’emanazione del bando di un secondo ciclo per i neo laureati.