Caro Sindaco,
ho letto con estremo interesse sulla stampa locale circa il suo intervento intorno all’annosa questione del Policlinico Universitario.
Come Ella ben sa, il Policlinico è per la CISL una questione dirimente e rappresenta uno degli asset fondamentali per dare alla nostra Città, oltre che all’intera provincia, una prospettiva di sviluppo.
E’certamente meritorio che Ella si impegni, e impegni con sé l’intera Amministrazione da Lei diretta, per conoscere e valutare lo stato dell’arte di un’opera la cui costruzione, tra alterne vicende, si trascina ormai da tempo immemore.
E’certo Suo compito, anche essendo il Comune uno dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo di programma per la costruzione del Policlinico, quello di conoscere il crono-programma e lo stato dio avanzamento dei lavori, sì da poter dare finalmente certezze circa il completamento dell’opera.
E’anche interessante che ci si ponga finalmente e decisamente la questione del nome dell’Università casertana, essendo quello attuale una evidente dichiarazione di subalternità rispetto all’Ateneo partenopeo, e meritando infine la nostra Università un nome che ne ricordi il territorio che la ospita dopo tanti anni dall’inizio della sua attività.
Infine non sottovaluto la circostanza in base alla quale Ella vuole modificare la toponomastica cittadina conferendo all’attuale Viale Ellittico il nome dell’Ateneo, volendo così qualificare la nostra come Città Universitaria.
Pur tuttavia, mi consenta, caro Sindaco, di aspettarmi, unitamente ai lavoratori e ai cittadini, qualcosa d’altro dall’Amministrazione cittadina.
Ci faccia conoscere il crono-programma dei lavori che ad essa competono per attrezzare l’area su cui sorge il Policlinico; le infrastrutture viarie, edili, di trasporto; quelle immateriali in termini di servizi alla comunicazione; quelle che rendano possibile il sorgere di attività connesse nel campo della farmaceutica, sia in termini di strutture idonee ad ospitare la ricerca che quelle per attività di produzione del farmaco.
Anche perché, come Ella sicuramente converrà, il Policlinico non può essere solo il fiore all’occhiello della Città, né esaurire la sua funzione solo internamente alle dinamiche dell’Ateneo, pur certamente importanti quali quelle di dare ad essa completamento, specie alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
E’ invece indispensabile che il Policlinico sia anche l’occasione per indurre produzioni e lavoro, che sia, insieme ad altri ingredienti, il volano per un nuovo sviluppo di questo territorio, fondato su vocazioni proprie ed endogene e capace per ciò stesso di auto-alimentarsi.
Su tutte queste questioni, Ella troverà la CISL pronta al dialogo e alla condivisione, a patto che su di esse si impegni la Sua Amministrazione, certamente insieme ad altre istituzioni quali la Regione Campania e la Provincia di Caserta.
Ed è in quest’ottica che vorrei richiamare la Sua attenzione sulla necessità che a Caserta si metta finalmente in campo un vero e proprio sistema concertativo, su tutte le questioni che attengono da un lato alle politiche di sviluppo e dall’altro a quelle della vivibilità sociale che la crisi in corso sta mettendo a dura prova.
Il livello di vita dei cittadini casertani sta raggiungendo ormai punte di disagio assai gravi: certamente quello dei lavoratori, dei pensionati, dei ceti sociali più deboli.
Il Comune può e deve fare la sua parte, nonostante lo stato di dissesto finanziario che la CISL certo non sottovaluta.
Pur tuttavia rivendichiamo la necessità di mettere in campo politiche sociali di sostegno, reperendo le risorse necessarie in una coraggiosa e ormai indilazionabile riduzione dei costi impropri, nel taglio degli sprechi, delle consulenze inutili.
Il combinato disposto tra tassazione alla fonte e aumento di tasse indirette e tariffe insieme alla ormai imminente scadenza del pagamento del saldo IMU fanno temere un Natale assai triste per migliaia di cittadini: il calo dei consumi anche dei generi necessari è sotto gli occhi di tutti, il ricorso agli strozzini anche.
Se non si mettono in campo politiche di sostegno, il rischio è che aumenti l’evasione con ricadute ancora più pesanti sulle casse comunali.
Non è pensabile, caro Sindaco, che Ella possa ritenere che di fronte a questo scenario, tutto il rapporto con le forze sociali e innanzitutto con il sindacato, si risolva in una sola riunione a cui non fa seguito null’altro.
Occorre condivisione, che nasce dalla concertazione: altrimenti la stessa CREDINCASERTA resta solo uno slogan.
E altrettanta concertazione la CISL si aspetta sull’annosa questione delle cave e delle attività estrattive nella città di Caserta, in cui occorre contemperare le esigenze ambientali con la tutela dei posti di lavoro.
Se Lei pensa di poter fare da solo, a noi non resta che farLe tanti auguri; ma vogliamo sperare ancora che i recenti avvenimenti nazionali insegnino a tutti che il tempo dell’uomo solo al comando e dell’auto-sufficienza della politica è ormai finito e che occorre invece molta disposizione al confronto.
In questo senso la manifestazione sindacale unitaria del 27 ottobre deve essere un segnale per tutti: il tempo delle analisi è finito, deve iniziare quello delle iniziative concrete da parte di tutti coloro che esercitano una responsabilità pubblica.
Ne va del futuro di Caserta e del suo territorio, ma anche di quello della democrazia italiana che, Sicilia docet, è abbastanza esausta, non potendone più di populismi e chiacchiericci, oltre che di sprechi e ruberie, che alimentano solo la disaffezione dei cittadini e portano molta acqua al mulino dell’anti-politica.
Pertanto aspettiamo tutti alla prova dei fatti: nessuna occasione può più essere dispersa, il Policlinico e ciò che vi è connesso men che mai.
La CISL vigilerà con attenzione pronta come sempre a fare la sua parte nell’ottica della responsabilità verso i lavoratori, i giovani, i cittadini.
Cordialmente
Carmine CRISCI