Stavolta si fa sul serio. La legge per delocalizzare le cave e assicurare il mantenimento dei posti di lavoro nei cementifici è già in discussione. I consiglieri regionali possono emendarla in questa settimana e nel giro di poco tempo sarà ascoltato anche l’assessore regionale alle cave Edoardo Cosenza. Siamo alle battute iniziali, ma le idee sono chiare. Il sopralluogo dei giorni scorsi alla Cementir dei consiglieri di minoranza inizia a dare i suoi frutti. Eduardo Giordano, capogruppo dell’IdV, che segue da vicino i lavori della Commissione impegnata a portare in porto la legge voluta dai comitati e dalle associazioni e presentata dall’on. Oliviero, garantisce il massimo sforzo per il raggiungimento del risultato, atteso da anni. “E’ una situazione drammatica. La politica – dice – ha perso molto tempo rispetto alla esigenza del territorio di dire basta allo scempio.

Esiste un fronte comune dell’opposizione, per chiudere in fretta la questione delle cave e dei cementifici sui Colli Tifatini. E’ ora però che anche il centrodestra dia un’apertura. I tempi sono maturi per chiudere definitivamente con le industrie insalubri e pensare al Policlinico, salvaguardando i posti di lavoro. L’impegno deve avvenire contestualmente. La legge infatti contiene un articolato sulla tutela del lavoro”. Le polemiche del passato sulla legge- mistero sembrano essere superate. Finalmente la discussione della stessa ha spazzato via le accuse. La politica oggi interviene e non fa più speculazioni sull’argomento. Molti politici hanno costruito le loro campagne elettorali sul dramma di una comunità in sofferenza. “Non è momento di campagne elettorali e di muovere critiche. Va riscattato – continua l’on. Giordano – un passato di devastazioni e di danni alla salute dell’uomo. Costruire il futuro del nostro territorio significa liberarsi al più presto degli opifici esistenti. Va riconosciuto ai comitati ed alle associazioni di Maddaloni e Caserta la validità della loro denuncia”. Avviato l’iter, la Cementir in particolare non farà la parte dello spettatore disinteressato. Moccia de localizzerà, ma gli sono troppo potenti per mettersi da parte. Potenti al punto tale che proprio la Regione di Caldoro ha concesso l’ampliamento dopo una tormentata conferenza dei servizi. Le denunce alle autorità competenti sono partite e i tempi non dovrebbero essere lunghi per un pronunciamento. Ma di fronte ad una Regione che addirittura concede l’autorizzazione paesaggistica e l’ampliamento, c’è poco da fare. “C’è un fatto nuovo rispetto alle concessioni fatte dalla la Regione. Il fatto nuovo – sottolinea Giordano – si chiama Policlinico, che tutti vogliono e sui tempi c’è la piena rassicurazione del sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio”. “L’ emendamento che presenterò alla legge – conclude il capogruppo dell’IdV – consiste proprio nel ribadire l’incompatibilità tra le due strutture. L’entrata in funzione del Policlinico pregiudicherà ogni attività estrattiva. Fortunatamente siamo ad una pianificazione certa. E la chiarezza in questi casi è necessaria per stabilire i tempi e i modi per mettere la parola fine alla questione. Il rilancio del territorio deve passare necessariamente per il Polo sanitario e non certamente per i cementifici, che devono delocalizzare. Possono andare altrove, se vogliono continuare la loro attività”.

 

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