”Don Peppe Diana e’ stato un testimone coraggioso del vangelo in un ambiente che non ne sopportava il messaggio di liberazione”. E’ quanto ha affermato il neo-presidente del Senato Pietro Grasso in una nota inviata al Comitato don Diana. A darne notizia il Comitato intitolato al prete ucciso dai Casalesi il 19 marzo del 1994 nella sua parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe.

”Ricordo oggi con intensa gratitudine la sua vita – si legge nella nota firmata da Grasso – giorno dopo giorno esempio di una direzione da intraprendere, di un percorso da camminare. Il suo messaggio di riscatto, semplice quasi banale, e’ ancora lettera viva dopo essere stato la ragione della sua morte: combattere la cultura della violenza, che vuole arrogarsi il potere di soggiogare le coscienze con la paura per imporre le proprie regole illegali”.  ”Le mafie – ha proseguito l’ex Procuratore Nazionale Antimafia – lo sanno: nessuna lotta puo’ essere vinta dalla societa’ pulita con le sole forze della magistratura e della polizia. E’ necessario lavorare nelle famiglie, nelle associazioni, nella scuola, proprio come faceva don Peppe”. ”Il crescente e coraggioso contributo della popolazione e dei giovani in particolare, il nostro desiderio di un mondo piu’ giusto, dove nessuno ha il diritto di minare il diritto alla liberta’ e alla serenita’, rappresentano la strada da seguire contro ogni forma di prevaricazione, la stessa strada coraggiosamente e serenamente indicata da lui”, conclude la nota.

 

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