Ho letto decine e decine di commenti e comunicati sulle ultime elezioni universitarie alla SUN, ma non ho avuto la fortuna di leggerne nemmeno uno che dicesse la verità fino in fondo, quella incontestabile, quella dei numeri. L’entusiasmo post elettorale porta inevitabilmente a esasperare le manie di grandezza di alcuni, e offuscano il giudizio che dovrebbe basarsi su un parametro oggettivo, quello numerico. Per cominciare a realizzare una corretta analisi delle tre componenti per cui si è votato in settimana, Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione e Consiglio degli studenti, dobbiamo partire dal presupposto che esistono più gruppi all’interno dell’università, tra questi: il gruppo di cui faccio parte io “Ateneo SUN”, il gruppo che fa riferimento a Martinelli, il gruppo della sinistra PD, il gruppo di Fontana ed il gruppo di Garofalo. Per quanto riguarda il Senato Accademico le liste che hanno avuto diritto alla divisione dei quattro seggi dell’organo sono due, quella del mio gruppo da una parte, e quella di tutti gli altri gruppi coalizzati dall’altra: noi abbiamo totalizzato intorno ai 4400 voti e i loro gruppi uniti circa 6700 voti. Alla divisione sulla ripartizione dei seggi la nostra lista ha ottenuto 1 solo seggio, il secondo seggio lo avremmo ottenuto conquistando soli 100 voti in più, di riflesso loro hanno ottenuto tre seggi e non due: uno per il gruppo Martinelli (il più votato della loro lista), uno il gruppo Fontana e l’ultimo il gruppo PD. Quindi ogni seggio del Senato Accademico è andato ad un gruppo diverso. Per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione, dove c’erano da assegnare solo 2 seggi, purtroppo noi non abbiamo ottenuto seggi, ne avremmo conquistato uno ottenendo circa 150 voti di lista in più, mentre l’altra lista, composta sempre da tutti e quattro gli altri gruppi, ne ha ottenuti due: il primo Consigliere è andato al gruppo Martinelli (anche in quest’occasione il più votato) ed il secondo al gruppo Fontana. Anche qui un seggio per gruppo. Di più facile lettura i dati del Consiglio degli Studenti (20 membri da eleggere tra gli studenti) dove ogni gruppo si è presentato separato con liste diverse. Alla fine le nostre liste hanno ottenuto 7 o 8 eletti (attendendo i dati ufficiali), tra questi i ragazzi con più preferenze in assoluto: Salve con circa 500 voti (record di voti di sempre) e Di Rienzo più di 400, in più tra le nostre fila vi è probabilmente l’unica donna, Rivetti, eletta nel consiglio con circa 250 voti. I restanti 12/13 seggi sono stati ripartiti tra i quattro gruppi restanti, anche se tra questi quello con il risultato migliore risulterebbe essere ancora una volta quello di Martinelli. La verità analizzando tutto il quadro elettorale è che solo coalizzando 4 forze diverse sono riusciti a ottenere più voti di lista di noi; il gruppo più votato risulta ancora essere il nostro, e laddove ogni gruppo si è presentato separatamente (come nel Consiglio degli Studenti) questa supremazia si è riuscita a distinguere nettamente. Il gruppo che ha ottenuto il risultato migliore dopo il nostro è stato quello di Martinelli, e solo dopo si sono classificati altri gruppi; gruppi che invece hanno subito paventato di essere primi (sui giornali) mostrando solo i risultati di lista di CDA e Senato (cioè quelli totali dei quattro gruppi), chiamando in causa persone terze per quantomai curiose manie di grandezza, mentre analizzando singolarmente per gruppo la verità è che siedono sul gradino più basso del podio. Chiudo questa analisi, sperando di non aver tediato alcun lettore, ringraziando in primis tutti gli studenti della Sun per la grande partecipazione al voto (risultiamo essere sempre tra gli atenei che maggiormente tengono alla componente studentesca) e poi tutti i ragazzi del nostro gruppo “Ateneo Sun”, candidati e non, che in questi mesi hanno portato avanti una grande competizione elettorale con serietà e competenza, sicuro che con un gruppo così affiatato ogni sfida è possibile e che ci sono solo margini di miglioramento in futuro.
Andrea Nicola Ciardulli
Ateneo Sun
