Mi ritrovo oggi a dover rispondere ad un ridicolo articolo, nel quale ho letto dichiarazioni quanto mai goliardiche, frutto di una scottatura troppo grande da poter essere assorbita in così poco tempo, e sintomo di chi, purtroppo, non ha più nulla da raccontare se non cercare di nascondere una verità oltremodo più dura. Mi invitano a parlare di numeri, bene: di numeri parleremo. Ho appena appreso, con mio grande stupore, che il gruppo più grande e votato della SUN con i suoi 4400 voti è Ateneo SUN, alias Forza Italia Giovani: analizziamoli. In primis, il caro coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, mette in evidenza solo il dato della lista Ateneo SUN in seno al Senato Accademico, e direi a ragion veduta, dato che la lista in seno al Consiglio di Amministrazione non è risultata “commentabile”. Scorporare questi 4400 voti sarebbe da parte mia ridicolo, ma basta pensare al gruppo del dipartimento di Medicina Napoli e a quello di Architettura , che hanno sì concorso in questa campagna elettorale nel contenitore Ateneo SUN, ma non possono essere certo ritenute un’anime del partito. Cambia SUN va ben oltre il concetto di “contenitore politico” da usare solo in campagna elettorale, è infatti un progetto figlio di una visione comune che già da 2 anni a questa parte accomuna noi, la componente guidata dal dott. Giuseppe Martinelli, Collaborazione per lo Sviluppo e da mesi ormai anche i Giovani Democratici. La SUN aveva bisogno di cambiare e, dopo un costante e duro lavoro svolto in tutti i dipartimenti, ci siamo riusciti. La verità politica effettiva, frutto di un’analisi biennale, è tutt’altra cosa. Dal 2012 ad oggi, se confrontiamo il nostro gruppo con l’ex gruppo Smarrazzo, chi è cresciuto in maniera esponenziale siamo noi e non loro. Infatti senza contare gruppo Martinelli e PD, abbiamo ottenuto più di 4000 voti ( 2800 Nobis e 1200 Quintino), 1300 in più rispetto ai 2700 del 2012 che erano comprensivi dell’aerea Martinelli e Collaborazione per lo Sviluppo. Ci tengo a sottolineare poi la stretta parentela tra Nobis e Quintino, cugini di primo grado e candidati allo stesso organo, che rappresentano la prova concreta del nostro modo di fare politica, cioè non ridurci ad effimeri e, a parer mio, distruttivi personalismi, mettendo al primo posto la crescita di squadra rispetto a quella personale, a fronte anche un maggior rischio ai fini elettorali. Dopo i noti fatti dell’elezioni del Marzo scorso per la componente studentesca della Federico II, e dopo aver ricevuto il 75% dei consensi alla SUN, con la conseguenza di poter vantare la totalità dei Consiglieri di Amministrazione e ¾ del Senato Accademico, sono orgoglioso di rappresentare uno dei movimenti Universitari più grandi della regione Campania, senza bisogno di essere sostenuti da un partito. Ma è proprio alla Dirigenza del mio ex partito che mi rivolgo: “Dopo le ultime 2 pseudo-operazioni fallimentari guidate dall’ormai “Ei fu” della politica Universitaria regionale, che mi hanno dato ragione nell’essermi svincolato da un modus operandi che non ho mai condiviso, la mia domanda è logica, chi si assume la responsabilità politica di tutto ciò?” Ai posteri l’ardua sentenza.

Consigliere Nazionale degli Studenti Giuseppe Fontana

 

 

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