CASERTA – Grande successo per il convegno pubblico «Famiglia e bene comune, educhiamo insieme nel territorio» – che si è tenuto questo pomeriggio di sabato 6 aprile presso il teatro comunale di Caserta – organizzato dalla delegazione campana, la presidenza nazionale e la presidenza diocesana di Azione Cattolica in preparazione alla  47^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani – «La famiglia, speranza e futuro per la società italiana».

Interessantissima la relazione principale del prof. Giuseppe Savagnone, Direttore del Centro diocesano per la Pastorale della Cultura di Palermo, che ha posto l’accento sul ruolo della famiglai come laboratorio fattivo in cui attivare, doverosamente, l’educazione al bene comune. È significativo che questa nuova proposta, dal grandissimo valore, sia necessariamente un investimento che parte dal Sud. «Il sud è stata terra di perenne “familismo”, in cui la famiglia è sempre stata vista come sede di una individualità ed un egoismo esteso, un discorso non comune, ma collettivo, che ha sempre e solo puntato al proprio interesse. Quello che, invece, voglio portare in questo convegno è l’idea di una famiglia nuova, responsabile, partecipe della società e fulcro non secondario di una serie di processi e reti educative che non possono escluderla dal grande e nuovo ruolo che le chiede la società».

Grande scommessa sulla famiglia anche da parte del presidente nazionale di Azione Cattolica, Franco Miano, che ha sottolineato come la famiglia debba essere sempre più centro di solidarietà aperta, momento di sintesi e condivisione delle esperienze individuali, certo, ma anche sede di un grande progetto che, mettendo al centro proprio le proprie esperienze, sceglie di condividerle e di mettere il know-how di relazioni e di affetti a disposizione della società.

Una parola particolare sulla famiglia in Campania è venuta dall’assistente regionale di AC, don Franco Piazza, che ha condiviso la propria idea di puntare famiglia come nuova necessità assoluta per ricostruire ed integrare percorsi di solidarietà sociale. La tradizione dà alle famiglie un  ruolo innegabile di prima comunità educante che la società stenta, però, a riconoscere sempre di più.

Significativo sarà, anche domani, l’assemblea regionale di AC che si terrà, nella mattinata, presso la cappella palatina della Reggia. In quella sede, i gruppi di Azione Cattolica del territorio campano faranno il punto su quanto fatto sino ad ora per, poi, proseguire nella programmazione del biennio prossimo di attività. Da sottolineare, nella logica si AC, il fatto che l’assemblea non abbia da tirare alcun punto sulle attività sinora fatte ma, piuttosto, verificare i risultati sin qui ottenuti per migliorare, poi, l’intervento negli ambiti che le sono più cari da sempre.

Grande soddisfazione per la due giorni di eventi è stata dimostrata dal presidente diocesano di AC, Domenico Fiorinelli, che si è detto soddisfatto ed orgoglioso di poter ospitare a Caserta non solo il convegno ma anche l’assemblea regionale. Un abbraccio simbolico che la città, da sempre solidale ed aperta agli altri, non ha fatto negare in termini di calore ed accoglienza.

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