AVERSA – Tradizione e spiritualità: saranno questi gli ingredienti distintivi dell’evento che si terrà, venerdì 1 giugno, alle ore 19.15, presso la storica abbazia monumentale di S. Lorenzo Fuori le Mura di Aversa. Protagonisti della serata saranno i virtuosi del “Coro S. Cecilia” della Cattedrale di Benevento, che terranno un concerto di Canto Beneventano, suggestiva musica liturgica in uso nella Longobardia Meridionale che ha raggiunto il suo momento di massimo splendore nell’VIII secolo.

I motivi che saranno eseguiti sono stati composti, sui canovacci dell’antico genere, da mons. Lupo Ciaglia, da circa trenta anni Maestro di Cappella della Basilica Cattedrale, membro della Consulta Nazionale per la musica sacra per l’Ufficio Liturgico Nazionale, docente presso il Conservatorio “L. Pelosi” di Campobasso. Il coro da lui diretto, oltre a svolgere un’intensa attività di animazione liturgica nella diocesi di appartenenza, ha tenuto concerti ed esecuzioni varie all’estero (Svizzera 1984, 1986 e 1991; Francia 1988; Israele 1997; Portogallo 1999), ha cantato nelle celebrazioni del Papa (Roma 1987, 1988 e 1999 per la Beatificazione di P. Pio; Benevento 1990 in occasione della visita di S.S. Giovanni Paolo II) e alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, in occasione della sua visita a Benevento nel 1995, durante una celebrazione liturgica della storica chiesa beneventana di S. Sofia. Il concerto di venerdì, cui interverranno Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Andrea Mugione, Arcivescovo Metropolita di Benevento e il prof. Mons. Mario Iadanza, Vicario episcopale per i Beni culturali dell’Arcidiocesi di Benevento, è promosso dall’associazione “Amici dell’Abbazia di S. Lorenzo”, un gruppo di promotori ed animatori dell’insigne Badia laurenziana, con il suo presidente mons. Ernesto Rascato, parroco di S. Lorenzo. Un’occasione per promuovere la conoscenza di un autentico tesoro della nostra storia religiosa, il complesso abbaziale di San Lorenzo, che merita di tornare al centro della vita culturale e spirituale della nostra Diocesi.

 

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