CASAL DI PRINCIPE – Curare l’autismo nella casa che fu di Francesco Schiavone Sandokan. E’ l’obiettivo perseguito dall’associazione “La forza del silenzio” che, nell’abitazione di via Bologna confiscata al sanguinario capo dei casalesi (e che in parte è ancora abitata dalla sua famiglia), da anni sperimenta progetti di assistenza e cura per le persone con autismo. Il centro de “La forza del silenzio”, anche grazie al lavoro svolto da alcuni ricercatori della Federico II che collaborano con l’associazione, è diventato un’eccellenza nazionale, e alcune delle metodologie promosse sono state oggetto di pubblicazione anche su prestigiose riviste internazionali.

Qui, sabato13 luglio, si fermerà nuovamente la carovana antimafia del Festival dell’Impegno Civile, la prima kermesse italiana interamente realizzata sui beni confiscati, promossa dal comitato Don Peppe Diana e da Libera Coordinamento provinciale di Caserta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Un viaggio di oltre 40 tappe partito il 3 giugno che si concluderà il 3 agosto dopo aver attraversato i beni confiscati del territorio regionale. «E’ una tappa per noi molto significativa» affermano i promotori della manifestazione «Quello della Forza del Silenzio è uno dei migliori esempi di riutilizzo sociale dei beni confiscati in Italia. Il lavoro svolto dalle famiglie, dai ricercatori, dagli educatori e soprattutto dai ragazzi che vivono il centro, è straordinario. Le ricerche promosse sono al centro dell’attenzione internazionale, e i risultati ottenuti all’interno di quella che era l’abitazione del capo dei casalesi ci restituiscono il senso del grande lavoro realizzato in Provincia di Caserta, sulle Terre di Don Peppe Diana,  a partire dal riutilizzo dei beni confiscati». La tappa del Festival sarà l’occasione per discutere del tema “autismo e celiachia”, interverranno tra gli altri, il presidente dell’associazione Enzo Abate, il ricercatore Dario Siniscalco che affronterà il tema della ricerca sulle staminali, Imma Chiatto, Presidente LFS Global Care Autismo e disturbi dello sviluppo. La tappa del festival, inoltre, sarà anche l’occasione per una prima apertura di un altro bene confiscato, sempre a via Bologna, dove nei prossimi mesi si svilupperà il progetto educativo Global Care, centrato sulle specificità della persona. E non mancherà la degustazione dei biscotti “glutin free” realizzati dai ragazzi dell’associazione nell’ambito del laboratorio “Produci-amore”, che già fanno parte del paniere di prodotti presenti in “Facciamo un pacco alla camorra”. Dopo le tappe dedicate al tema delle ecomafie e della corruzione, giovedì a Radio Siani ad Ercolano, venerdì tra Giugliano a Villa Ammaturo con il Vescovo Spinillo e a Casal di Principe, con Donato Ceglie, sempre nella sede de La Forza del Silenzio, l’intensa settimana del Festival si concluderà domenica pomeriggio con l’attesa tappa nel campo rom di via cinque vie a Caivano. Qui, alle 18,00, Don Maurizio Patriciello celebrerà la messa, a seguire interventi sul tema della terra dei fuochi, artisti di strada, mostre e musica popolare.

 

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