“Le concentrazioni di inquinanti riscontrate sono tali da far escludere la possibilità di effetti acuti sulla popolazione”. Questo il testo del fax recapitato alle ore 15.25 di venerdì 20 aprile 2012 presso la casa municipale di Caiazzo, mittente l’Arpac (l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania).

Nessun allarme inquinamento dunque, almeno per il comune retto dal sindaco e consigliere provinciale Stefano Giaquinto, primo cittadino che prontamente ha chiesto l’intervento degli esperti regionali e soprattutto ha assunto l’iniziativa per chiarire ed informare nel giro di poco tempo i cittadini. Caiatini che, in tanti e preoccupati, hanno contattato gli uffici del palazzo di città per verificare lo stato dei fatti e soprattutto per conoscere il destino di terreni e coltivazioni alla luce delle centinaia di balle di rifiuti dell’impianto di stoccaggio dell’Iside srl andate a fuoco in località Ferranzano di Bellona. La salvaguardia dell’ambiente e del territorio stanno a cuore all’amministrazione comunale di Caiazzo. Altra lodevole iniziativa in tal senso la riunione in programma martedì 24 aprile 2012 alle ore 16.30 presso l’aula consiliare del palazzo di piazzetta Martiri Caiatini. Il sindaco Giaquinto ha invitato i colleghi dei Comuni dell’Ambito Nord, i primi cittadini dei comuni dell’Associazione Alto Casertano, e per conoscenza la provincia di Caserta e la Gisec Spa, per l’esame della bozza di Statuto della costituenda Società di Ambito Territoriale. “Ti sottolineo – ha scritto Giaquinto – che l’iniziativa dello scrivente si colloca nell’ambito di una disamina approfondita del vigente quadro normativo che prevede la cessazione del regime transitorio di cui all art. 11, comma 2 ter della L. n. 26/2010 e ss.mm.ii., alla data del 31.12.2012, nonché della situazione di default finanziario e gestionale acclarata in cui versa il Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e di Caserta Articolazione Caserta”.

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