VILLA LITERNO – Antonio Tessitore, presidente di Aisla, sezione Napoli-Caserta, denuncia il taglio delle sedute di fisioterapia per i malati di Sla operato senza preavviso dall’Asl di Caserta, distretto di Casapesenna. “Siamo delle mummie, è vero, ma proprio per questo quei 45 minuti di movimento giornaliero sono fondamentali per tenere attive le normali funzioni fisiologiche e prevenire le piaghe sul nostro corpo”, ha dichiarato Tessitore, che comunica con uno speciale computer a movimento oculare.

Alle prime richieste di spiegazioni da parte degli utenti, infatti, pare che i dirigenti abbiano giustificato il taglio col fatto che ormai le condizioni fisiche dei malati Sla rendano superflua la fisioterapia e quindi, viste le necessità di contenimento delle spese, si è ritenuto opportuno tagliare questo servizio, giudicandolo “superfluo”. “E’ una motivazione che offende la nostra dignità di uomini – tuona Tessitore – spero davvero si sia trattato di una cattiva comunicazione fra pazienti e dirigenti Asl e auspico che il commissario Menduni voglia prendere posizione sull’argomento”.

Anche la giustificazione dei tagli economici non convince Aisla: “In tempi di spending review – dichiara ancora Tessitore – è giusto tagliare, ma sugli sprechi, non sui servizi essenziali, soprattutto nei confronti di chi ha già subito e subisce quotidianamente la somma ingiustizia di convivere con una malattia che immobilizza il corpo e porta a morte certa”. Aisla auspica che la decisione venga riconsiderata, altrimenti non esclude clamorose iniziative clamorose, con l’interessamento della Procura della Repubblica e del Tribunale del Malato.

 

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