Ricorre lunedi’ prossimo il diciottesimo anniversario della morte di don Peppe Diana, ucciso dal clan dei Casalesi il 19 marzo del 1994, nel giorno del suo onomastico, nella parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe (Caserta), in quanto ritenuto ”colpevole” di provare a risvegliare la coscienza dei suoi concittadini e di denunciare i soprusi dei camorristi.
Celebri sono divenute frasi come ”Per amore del mio popolo non tacero”’, riprese da un maxi-cartellone che da ieri campeggia a Casertaall’esterno dell’istituto professionale Mattei ubicato nella centrale via Settembrini; sono stati gli studenti dell’istituto a realizzarlo. Una frase che e’ soprattutto il titolo del documento-lettera da lui redatto nel Natale del 1991 e che lunedi’ pomeriggio verra’ letto alla presenza del vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, proprio nella parrocchia che guidava e in cui fu trucidato. Tra le iniziative in programma per la ricorrenza, il giorno 20 marzo verranno resi noti i nomi dei vincitori del ”Premio don Peppe Diana” organizzato da Libera Caserta e dal Comitato don Peppe Diana; andra’ a persone che nei piu’ svariati campi si sono distinti nell’inviare messaggi di legalita’, come faceva costantemente don Peppe. Il 21 marzo, invece, le due associazioni insieme si sono fatte promotrici di un’iniziativa presso 90 istituti scolastici campani dalla denominazione ”Stessa ora, stesso giorno”. In tutti gli istituti infatti verra’ proiettato il film-documentario ”Oltre Gomorra. Il tesoro dei boss”. L’argomento della manifestazione sara’ il rifiuto della criminalita’ e il rispetto delle regole della societa’ civile.