Ha destato grandissimo interesse da parte degli studenti del Liceo “Federico Quercia” di Marcianise il convegno sulla Terra dei Fuochi svoltosi nella sede dell’istituto presieduto da dirigente Diamante Marotta. Dopo l’introduzione del preside Marotta, ha coordinato i lavori Antonello Velardi, caporedattore de Il Mattino. Hanno partecipato il magistrato Raffaele Piccirillo e la senatrice Rosaria Capacchione.
I relatori hanno offerto diverse informazioni a proposito del grave danno ambientale, che riguarda all’incirca 200 ettari di terreni situati tra Caserta e Napoli. Da come si è potuto constatare, l’inquinamento generale dei rifiuti ha riversato i propri effetti assolutamente negativi non solo sull’ambiente ma anche e soprattutto sugli uomini attraverso svariate malattie. Una soluzione fondamentale per ovviare ad altre situazioni inconvenienti o a un peggioramento della situazione sarebbe effettuare delle bonifiche. A tal proposito la Capacchione ha individuato due problemi fondamentali . Il primo problema riguarda le bonifiche delle profondità dei terreni, in quanto il materiale inquinante si concentra in prossimità delle falde acquifere. Si tratta di un danno che caratterizza tutti quei terreni la cui conformazione biologica è tale da facilitare l’infusione di percolato, ossia il prodotto dei rifiuti tossici, che sopraggiunge immediatamente alla zona sottostante. La Capacchione ha sostenuto che per questi tipi di interventi si è stimato un costo pari ai 30 miliardi di euro e, date le circostanze economiche difficili in cui versa lo Stato, per il momento non è possibile intervenire. Tuttavia, rassicura la Capacchione, l’opera sarà comunque effettuata, seppure lentamente e gradualmente. Inoltre, asserisce che una bonifica integrale non risulta tecnicamente possibile, in quanto si riscontrerebbero delle difficoltà ulteriori per quanto riguarda la zona di destinazione di tali rifiuti. Basti pensare che attualmente non sono utilizzabili né gli inceneritori, né le discariche estere. Il secondo problema riguarda quello delle bonifiche superficiali, che risultano estremamente necessarie, in particolare presso le zone collocate al confine di quelle industriali, maggiormente esposte al pericolo. Queste bonifiche, differentemente dalle prime, sono possibili, dal momento che questi terreni non sono stati contaminati in profondità e i costi sono sostenibili. Tuttavia, precisa la senatrice, oltre gli interventi pubblici locali, quali rimozione e smaltimento dei rifiuti e maggiori controlli riservati alle aree interessate, sarebbe indispensabile e necessaria anche una collaborazione di ciascun cittadino. Infatti è stato recentemente documentato dal Mattino che la stragrande maggioranza dei rifiuti deriva da una cattiva condotta generale. La Capacchione riporta come esempio il caso del sequestro di alcuni pozzi di Marcianise, presso i quali si riscontrò la presenza in acqua di cloroformio, ossia di un inquinante chimico adottato per la produzione di PWC. A seguire vi è l’intervento del Magistrato Raffaele Piccirillo, il quale ha delineato le vie di uscita da questa problematica comune. Innanzitutto egli non fa appello alle istituzioni, piuttosto auspica una restituzione del giusto spazio a quella che è la cultura. La cultura, per come è definita dal magistrato, non deve essere semplicemente intesa come conoscenza personale, approfondita in ambito scolastico o sociale, ma soprattutto come capacità critica di giudizio, di osservazione attenta alla realtà che ci circonda e di risoluzione delle problematiche che ci riguardano. A seguire, un’esortazione a non sottovalutare questi problemi, cui veniamo a conoscenza quotidianamente, poiché ci riguardano sempre in prima persona, dal momento che siamo i primi a subirne gli effetti. Inoltre invita i ragazzi a dimostrarsi sempre più interessati alle questioni di natura ambientale ma anche di natura politica, economica, sociale ed a tutto ciò che effettivamente rappresenta il nostro futuro. Ribadisce che una prospettiva fondamentale da raggiungere sia quella di acquisire la capacità di mettere tutto in discussione e di renderlo oggetto della nostra critica; dovremmo diventare in questo senso degli “apoti” competenti, che siano in grado di far fronte alle questioni senza lasciarsi abbindolare da coloro che suffragano concetti senza conoscenze reali. Inoltre, ricollegandosi al problema rifiuti, ha chiaramente asserito che, prima del trasporto presso la discarica di destinazione, sia fondamentale conoscere la zona di provenienza e la composizione del rifiuto mediante analisi chimiche; dopodiché, in base alla sua natura chimica(piombo, gomma, materiale radioattivo), si valuta quale discarica sia più opportuna. Successivamente a quest’ultima considerazione sono seguite delle domande da parte degli studenti. La prima domanda è stata posta da Arianna Pappalardo della 5B, la quale ha chiesto come intendesse procedere la magistratura e la giustizia italiana rispetto alla questione intorno a Carmine Schiavone, spesso associato ad un clan di camorra, il cui caso risultava recentemente archiviato e accantonato come segreto di Stato. Il Magistrato Raffaele Piccirillo ha risposto affermando che il motivo per cui non ci sono state sentenze di condanna per quello che ha confessato Schiavone, è dovuto al fatto che non è stato ritrovato alcun riscontro da parte dei giudici. La seconda domanda è stata posta da Daniela Casella della 5M e riguardava precisamente il decreto sui rifiuti, votato recentemente. La terza domanda è stata posta da uno dei ragazzi della 4 M, Giuseppe Perrotta, il quale ha affermato che spesso, vista la situazione critica attuale, non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale, moltissimi giovani hanno la necessità di abbandonare l’Italia e progettare all’estero il proprio futuro; pertanto lo studente chiede in che modo potrebbero affrontare problemi sociali rilevanti, come quelli ambientali, quei giovani diffidenti del futuro e della possibilità di crescita e di evoluzione dell’Italia in modo positivo. Il magistrato ha risposto bisognerebbe risolvere le difficoltà con intelligenza e tempestività, in moda da dare fiducia nel futuro.