Matese- “Migrandata  non finanziata”. L’ex presidente del parco Pino Falco scrive una nota all’assessorato regionale  all’ambiente.  L’iniziativa scientifico-naturalistica di studio delle migrazioni  di rondini, curata dall’associazione Ardea,  che, da tre anni, si svolge sulle rive  lago Matese, uno dei bio-siti  di passaggio dall’Africa,  non ha avuto il sostegno dell’ente regionale. Così Falco, che è stato tra i sostenitori del campo di inanellamento, senza indugio,  ha segnalato la circostanza all’assessore Romano. Ecco la nota resa pubblica anche su FB.  “Ancora vivo – ha scritto Falco al responsabile politico del settore  della giunta Caldoro – è  il ricordo della nostra conoscenza avvenuta con l’evento di inaugurazione del Centro Studi e Ricerca delle Foreste del Matese in Fontegreca (CE). L’evento chiudeva la serie di iniziative che il Parco Regionale del Matese aveva pianificato per il recupero dei siti realizzati con le risorse messe a disposizione dalla programmazione europea, in modo da rendere fruibile a tutti la conoscenza e le risultanze della ricerca in ordine alla biodiversità vegetale e animale presente sul territorio. Ovviamente il tutto nel perseguimento delle finalità dei Parchi nella gestione di una giusta pianificazione territoriale in modo da salvaguardare il patrimonio biodiverso e rendere molto più evidente la grande ricchezza dello stesso.

Tra le attività sostenute dall’ente Parco risulta il progetto, finanziato dalla Regione Campania e in particolare dal suo Assessorato, denominato “Migrandata”. Questo progetto, grazie a volontari professionisti e non, negli scorsi 4 anni ha organizzato una stazione di monitoraggio riuscendo ad inanellare 9410 uccelli appartenenti a 51 specie diverse. Inoltre ha creato una sensibilità su tema dell’ornitologia e sulla migrazione degli uccelli mai percepita prima.  Purtroppo sono venuto a conoscenza che per questo anno il Suo Assessorato non riesce a finanziare il progetto, spesa complessiva € 7.000,00, né a garantire i tempi per il prosieguo del monitoraggio. Da ex Presidente del Parco Regionale del Matese e da cittadino residente nell’area protetta, convinto assertore della centralità dei Parchi e delle aree protette, rivolgendomi alla massima autorità di questa Regione, riconoscendo qualità, spessore e competenza, Le formulo la preghiera di voler riconsiderare le determinazioni del Suo Assessorato in modo da non disperdere un lavoro iniziato da qualche anno, fonte di conoscenza unica in materia, nel rispetto delle finalità istitutive dei Parchi e delle Aree Protette” conclude l’ex presidente.

Michele Martuscelli

 

 

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