CASAL DI PRINCIPE – Migliaia le persone che, questa mattina, hanno raggiunto Casal di Principe per prendere parte alla manifestazione per ricordare la figura di don Giuseppe Diana, il prete di Casal di Principe assassinatto dalla camorra il 19 marzo 1994 mentre si preparava per celebrare messa del mattino.
Un lungo serpentone formato per la maggior parte da ragazzi provenienti dalle scuole di ogni angolo delle province di Caserta e di Napoli, aperto dallo striscione con su stampata la ormai celebre citazione del profeta Isaia, “per amore del mio popolo, non tacerò”, diventata simbolo della lotta alla camorra grazie al documento che don Peppe diffuse alla cittadinanza per incitare gli abitanti di questi territori a ribellarsi alla camorra, il grido “don Peppe è vivo e lotta insieme a noi” ha letteralmente riempito le strade cittadine attraversate dal corteo.
Un corteo al quale non ha voluto mancare il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, che insieme a numerosi familiari di vittime innocenti della camorra, in prima fila, ha voluto testimoniare una volta in più la vicinanza al popolo casalese in lotta per il riscatto dei propri territori. Momenti di gioia, come quelli della sosta davanti alla scuola elementare intitolata proprio a don Diana dove don Ciotti ha voluto salutari i piccoli alunni accorsi in cortile per salutare il corteo, e momenti di viva commozione quando lo stesso corteo si è fermato sotto il balcone di casa Diana per salutare la mamma di don Peppe, Iolanda, che tra le lacrime ha omaggiato la manifestazione con un semplice “GRAZIE” stampato rosso sul bianco di un foglio stretto energicamente tra le mani.
La manifestazione si è conclusa in una chiesa di San Nicola, la chiesa di don Peppe Diana, gremitissima di persone dove gli studenti sono interventuti per testimoniare il loro ricordo e la loro vicinanza alla figura di quel prete simbolo della lotta alla camorra e per la rinascita delle sue terre, le terre di don Peppe Diana.
Vincenzo Viglione